In seguito all’assunzione orale l’assorbimento della vitamina D (colecalciferolo) lungo il tratto gastro-intestinale è favorita dalla presenza di alimenti grassi.
Il picco massimo di concentrazione plasmatica (Cmax) è di 5,9 ng/mL, che viene raggiunto in circa 12 ore.
Nel circolo sanguigno la vitamina D si trova legata alle alfa-globuline e viene trasportata al fegato, dove subisce la prima modificazione metabolica: un’aggiunta di un gruppo ossidrile in posizione 25 della molecola. La seconda idrossilazione, in posizione 1, avviene nei reni: l’1,25-idrossi-calciferolo rappresenta la forma attiva della vitamina D.
La vitamina D immodificata è conservata e si accumula nel tessuto adiposo e nel tessuto muscolare ed è rilasciato nel momento di fabbisogno dell’organismo.
L’eliminazione avviene, in seguito a una terza reazione di idrossilazione, per via biliare attraverso le feci o per via renale attraverso le urine. Una piccola parte viene, invece, glucoronidata.