Sovradosaggio: sono stati riportati casi di sovradosaggio del vaccino per la varicella (somministrazione di dosi maggiori di quelle raccomandate, intervalli di tempo tra le dosi inferiori a quelle indicate). Nei casi di sovradosaggio sono stati riportati letargia, sedazione, arrossamento, irritazione, infiammazione al sito di iniezione, irritabilità, disturbi gastrointestinali, tosse, infezioni virali (Sanofi Pasteur MSD, 2013; GlaxoSmithKline, 2014).
Tossicità riproduttiva: sulla base dei dati clinici disponibili il vaccino per la varicella non risulta associato ad un aumento di anomalie congenite quando somministrato durante il primo trimestre di gravidanza. Le sagnalazioni sporadiche in case report non sono correlabili con la somministrazione del vaccino (Agenzia Italiana del Farmaco, 2013).
L’infezione da varicella in gravidanza, causata dal contatto con il virus naturale in soggetti non immunizzati, può indurre sindrome da varicella congenita. Il rischio più alto (2%) è stato osservato quando il contagio avviene nelle prime 13-20 settimane di gravidanza. La sindrome da varicella congenita può causare aborto spontaneo, morte fetale e anomalie fetali (Enders et al., 1994; Seidman et al., 1996).