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Tiocolchicoside

Muscoril, Miotens, Muscoflex e altri

Tossicità - Qual è la tossicità di Tiocolchicoside?

Mutagenicità: il tiocolchicoside e i suoi metaboliti non sono risultati possedere attività mutagena (capacità di alterare i geni) o clastogenica (induzione di danni alla struttura dei cromosomi) (EMA, 2013).

Tossicità riproduttiva: in vivo il tiocolchicoside è risultato associato a tossicità riproduttiva. Recenti studi hanno messo in evidenza come un metabolita del tiocolchicoside, il metabolita M2 o 3-demetilcolchicina, privo di attività farmacologica, possa essere associato a aneuploidia. Con il termine aneuploidia si intende la formazione di un numero anomalo di cromosomi durante la divisione cellulare. L’aneuploidia rappresenta un fattore di rischio per teratogenicità, embriofetotossicità, aborto e alterata fertilità nel maschio. Da un punto di vista teorico, l’aneuploidia potrebbe aumentare anche il rischio di cancro (sarebbe comunque necessario un’esposizione prolungata alla sostanza in grado di indurre aneuploidia perchè il rischio di cancro possa diventare significativo e sulla base delle conoscenze attualmente disponibili non ci sono prove in questo senso) (EMA, 2013).
Sulla base di queste osservazioni, l’Agenzia europea dei medicinali ha ritenuto opportuno effettuare una revisione del profilo di sicurezza del tiocolchicoside, che si è conclusa con l’adozione di alcune restrizioni alle indicazioni terapeutiche del farmaco quando somministrato per via orale o per via intramuscolare (tali restrizioni non sono applicate al tiocolchicoside somministrato per via topica). La commissione europea che si occupa di farmaci (CHMP, Committee for Medicinal products for Human Use) ha espresso infatti un parare positivo sul rapporto rischio/beneficio del tiocolchicoside, a patto che siano rispettate alcune condizioni relative alla dose massima di farmaco somministrabile, alla durata del trattamento e alla controindicazione dell’uso in gravidanza, durante l’allattamento e nei bambini e ragazzi con meno di 16 anni (EMA, 2013).

DL50: dopo somministrazione orale (soluzione): circa 63,1 mg/kg (topo), circa 72,5 mg/kg (ratto).
Dopo somministrazione orale (sospensione): 250 mg/kg (ratto), circa 330 mg/kg (coniglio).
Dopo somministrazione intraperitoneale: 24 mg/kg (topo), circa 36 mg/kg (ratto).
Dopo somministrazione intramuscolare: circa 27 mg/kg (ratto).
Dopo somministrazione endovena: circa 9 mg/kg (topo), circa 19 mg/kg (ratto) (Janbroers, 1987).