Somministrato per via orale, il Saccharomyces cerevisiae raggiunge il tratto gastrointestinale in quantità sufficiente per colonizzare la mucosa intestinale limitando lo sviluppo di un altro fungo residente, la candida (Scevola et al., 2003).
In uno studio condotto su volontari sani per osservare la tolleranza gastrica e la sopravvivenza nel lume intestinale di Saccharomyces cerevisiae, è emerso come la somministrazione orale di dosi giornaliere contenenti almeno 100 milioni di cellule di lievito abbia consentito la colonizzazione intestinale del lievito (positività per S, cerevisiae a livello fecale nel 37,5% dei pazienti trattati) (Scevola et al., 2003).