L’olopatadina è un farmaco antistaminico di seconda generazione indicato per la terapia sintomatica della congiuntivite allergica. E’ disponibile in tre formulazioni, somministrazione orale, intranasale e oftalmica, ma nella pratica clinica è impiegata soprattutto per via intranasale e oftalmica.
L’olopatadina agisce come antagonista dei recettori di tipo H1 dell’istamina, il principale mediatore delle reazioni allergiche nell’uomo e come stabilizzatore dei mastociti (o mastcellule). Quando una sostanza allergica viene riconosciuta dall’organismo, cellule specifiche (mastociti) rilasciano istamina e altri mediatori dell’infiammazione (citochine, chemochine) che sostengono la reazione allergica. L’olopatadina, legandosi ai recettori per l’istamina, previene il rilascio, indotto dall’istamina, di citochine e chemochine pro-infiammatorie da parte delle cellule dell’epitelio congiuntivale.
L’olopatadina non possiede attività sui recettori alfa adrenergici, dopaminergici e muscarinici. Non modifica il diametro della pupilla. L’affinità recettoriale di olopatadina per il recettore H1 dell’istamina è superiore a quella per i recettori H2 e H3.
L’olopatadina, soluzione oftalmica allo 0,1%, è risultata più efficace del placebo nell’alleviare i sintomi associati a rinite e congiuntivite allergica in diversi studi clinici. Rappresenta una valida alternativa alle due classi di farmaci più utilizzate, vale a dire i corticosteroidi per via inalatoria e gli antistaminici orali (Nickels et al., 2011).