L’olmesartan è somministrato per via orale come olmesartan medoxomil. L’esterificazione con il medoxomil aumenta la biodisponibilità dal 4,5% al 28,6% (Brunner, 2002). Una volta assorbito il profarmaco rilascia l’olmesartan, la porzione di molecola farmacologicamente attiva. Il metabolismo di primo passaggio (rottura del legame estereo) è rapido come suggerito dall’assenza di tracce di olmesartan medoxomil nel sangue o come metabolita escreto. Il medoxomil è rilasciato come diacetile, successivamente metabolizzato ed escreto.
La biodisponibilità di olmesartan medoxomil non è influenzata dal cibo (Gardner, Franks 2003).
Il profilo farmacocinetico dell’olmesartan segue un andamento lineare fino a 80 mg/die, oltre questo dosaggio l’esposizione sistemica al farmaco subisce una flessione e l’aumento non è più proporzionale a quello della dose (Laeis et al., 2001).
Lo stato stazionario (steady state) è raggiunto in 3-5 giorni. Il farmaco non si accumula nell’organismo dopo dosi ripetute.
Tempo di picco plasmatico: 1,4-2,8 ore (Schwoncho, Manson, 2001).
Legame sieroproteico: >99%.
Nonostante olmesartan sia caratterizzato da un elevato legame sieroproteico, le interazioni farmacocinetiche dovute alla competizione per il legame con le proteine plasmatiche sembrano minime (come siggersice l’assenza di interazione con il warfarin).
Volume di distribuzione: 17 L. (il valore contenuto indica una distribuzione tissutale extravascolare limitata)
In studi in vivo (animali) l’olmesartan ha evidenziato un ridotto passaggio attraverso la barriera ematoencefalica. Non penetra nei globuli rossi (Ma et al., 2005).
In vivo, olmesartan influenza (inibizione/induzione) l’attività enzimatica del citocromo P450 e non subisce reazioni di metabolizzazione.
Clearance plasmatica totale: 1,3 L/ora.
Clearance renale: 0,6 L/ora.
La clearance renale è indipendente dalla dose, rappresentando circa il 9-12% di una dose orale (Laeis et al., 2001).
L’eliminazione dell’olmesartan è bifasica, con un’emivita plasmatica di 12-15 ore.
Olmesartan è eliminato come farmaco tal quale per via renale ed epatobiliare. Considerando una biodisponibilità sistemica del 25,6%, circa il 40% di olmesartan assorbito è escreto attravero i reni e circa il 60% per via epatobiliare. Non sono stati identificati metaboliti. Poiché l’escrezione biliare è elevata, l’olmesartan è controindicato nei pazienti con ostruzione delle vie biliari.
Pazienti pediatrici
Uno studio in aperto, multicentrico a dose singola, condotto in bambini di età compresa tra 1 anno e 16 anni, ha valutato il profilo farmacocinetico di olmesartan medoxomil. Dai dati raccolti, relativi a picco di concentrazione, tempo di picco di concentrazione, AUC (area sottesa dalla curva concentrazione-tempo), clearance, emivita, il profilo farmacocinetico dell’olmesartan, aggiustato in base al peso, è risultato simile a quello osservato nei pzienti adulti (Wells et al., 2012).
Pazienti anziani
Nei pazienti anziani, l’esposizione sistematica all’olmesartan tende ad aumentare con l’età; l’AUC allo stato stazionario è risultata più elevata del 35% nei pazienti con età compresa tra 65 e 75 anni, e più elevata del 44% nei pazienti con età superiore ai 75 anni, rispetto ai giovani adulti. Anche l’emivita tende ad aumentare nei pazienti più anziani (12,8-16,5 ore vs 10,6-12,3 ore) (von Bergman et al., 2001).
Pazienti con insufficienza renale
Nei pazienti con funzionalità renale compromessa, aumenta l’esposizione sistemica all’olmesartan per ridotta escrezione renale. Il Allo stato stazionario (10 mg/die), il picco plasmatico e l’AUC (0-24 ore) nei pazienti con insufficienza renale lieve (clearance creatinina: 40-59 ml/min) o moderata (clearance creatinina: 20-30 ml/min) aumentano rispettivamente fino al 39% e all’82% rispetto ai valori osservati in pazienti con clearance della creatinina nella norma (von Bergmann et al., 2001). In pazienti in emodialisi, l’analisi dei dati di farmacocinetica indica un andamento della concentrazione plasmatica di olmesartan indipendente dall’emodialisi: AUC, picco plasmatico, tempo di plicco plasmatico, emivita non cambiano considerando i giorni di emodialisi e i giorni non di emodialisi (Tanaka et al., 2009).
Pazienti con insufficienza epatica
Nei pazienti con insufficienza epatica lieve o moderata, l’AUC dell’olmesartan, dopo somministrazione singola, aumenta, rispettivamente, del 6% e del 65%. La frazione di farmaco libera, a 3 ore dalla somministrazione, risulta pari allo 0,26% in caso di funzionalità epatica nella norma, allo 0,34% in caso di insufficienza epatica lieve, allo 0,41% in caso di insufficienza epatica moderata.