Tossicità riproduttiva: in studi in vivo (ratto, coniglio) il nirmatrelvir non è risultato causare tossicità embriofetale e non ha influenzato la fertilità in animali di entrambi i sessi. Per quanto riguarda il ritonavir come potenziatore farmacocinetico, l’analisi del rischio di difetti congeniti in seguito ad esposizione durante il primo trimestre di gravidanza in più di 3400 nati vivi non ha evidenziato un aumento dell’incidenza rispetto ai valori di riferimento. In studi preclinici, il ritonavir non è stato associato a malformazioni fetali quando somministrato a dosi materne non tossiche (Catlin et al., 2022).