Interazioni farmacologiche: poiché ritonavir è un potente inibitore dell’enzima citocromiale CYP3A4, la somministrazione di nirmatrelvir più ritonavir può interferire con il profilo farmacocinetico di farmaci il cui metabolismo dipende da CYP3A4 (aumento dell’esposizione sistemica di questi farmaci con potenziali effetti tossici). Inoltre, poiché anche nirmatrelvir e ritonavir sono metabolizzati dal CYP3A4, la somministrazione contemporanea di farmaci che inibiscono/inducono CYP3A4 potrebbe aumentare l’esposizione sistemica a nirmatrelvir/ritonavir con il rischio di reazioni avverse clinicamente significative o, viceversa, ridurre i livelli plasmatici di nirmatrelvir/ritonavir a concentrazioni subterapeutiche con perdita dell’efficacia antivirale e possibile sviluppo di resistenza.
Ipersensibilità: negli studi clinici sono state riportate reazioni di ipersensibilità. Se compaiono segni o sintomi riconducibili a reazioni di ipersensibilità o anafilassi interrompere la somministrazione di nirmatrelvir/ritonavir e iniziare una terapia di supporto adeguata.
Insufficienza renale: nirmatrelvir/ritonavir può richiede un aggiustamento del dosaggio in caso di insufficienza renale e non è raccomandato quando la velocità di filtrazione glomerulare (eGFR) scende sotto il valore soglia di 30 ml/min (insufficienza renale grave; pazienti in emodialisi) per il rischio di sovraesposizione ai due farmaci.
Insufficienza epatica severa: nei pazienti con insufficienza epatica severa (classe Child-Pugh C) nirmatrelvir/ritonavir non è raccomandato (non ci sono dati di farmacocinetica disponibili).
Tossicità epatica: il ritonavir, associato a nirmatrelvir per ritardarne il metabolismo, può causare effetti tossici al fegato che si manifestano con aumento degli enzimi epatici (transaminasi), epatite, ittero. La somministrazione di nirmatrelvir/ritonavir richiede cautela in pazienti con preesistente malattia epatica.
Pazienti epilettici: i pazienti in terapia cronica con farmaci anticonvulsivanti non dovrebbero sospendere questi farmaci quando assumono nirmatrelvir/ritonavir (Noyman et al., 2022).
Resistenza verso il virus HIV-1: la somministrazione di nirmatrelvir/ritonavir a pazienti con infezione da HIV-1 non controllata o non diagnosticata potrebbe portare allo sviluppo di resistenza verso i farmaci anti HIV della classe degli inibitori della proteasi a cui appartiene il ritonavir.
Gravidanza: sulla base della selettività d’azione del nirmatrelvir (inibisce un enzima del virus SARS-CoV-2), della durata limitata della terapia farmacologica (5 giorni), dell’assenza di tossicità embriofetale di nirmatrelvir in studi preclinici (ratti, conigli) e del ritonavir (come potenziatore farmacocinetico) in studi clinici, non sono attesi rischi clinicamente rilevanti associati alla somministrazione di nirmatrelvir/ritonavir durante la gravidanza e in pazienti di entrambi i sessi in età riproduttiva (Catlin et al., 2022; 1989. Antiretroviral Pregnancy Registry Steering Committee, Antiretroviral Pregnancy Registry Interim Report for 1 January. 31 January 2021). In via precauzionale, il Produttore del farmaco non raccomanda l’uso del farmaco in gravidanze e raccomanda alle donne in età fertile di adottare valide misure di contraccezione prima di iniziare la terapia con il farmaco e per almeno il mese successivo. Poiché, inoltre, il ritonavir può ridurre l’efficacia dei contraccetivi orali estroprogestinici, il Produttore raccomanda di associare al contraccettivo estroprogestinico orale un metodo contraccettivo a barriera oppure di optare per un contraccettivo efficace alternativo al contraccettivo estroprogestinico (Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA, 2022).
Allattamento: non ci sono dati clinici sull’uso del nirmatrelvir nelle donne che allattano. In via precauzionale, la somministrazione dell’antivirale durante l’allattamento richiede un attento monitoraggio del neonato. Il ritonavir, usato in associazione al nirmatrelvir per il trattamento della malattia covid-19, è escreto nel latte materno; basse concentrazioni di farmaco sono state rilevate nel sangue di alcuni neonati in assenza di reazioni avverse (Lactmed, 2022). (Sul Rassunto Caratteristiche di Prodotto di Paxlovid l’allattamento è controindicato con l’assunzione di nirmatrelvir/ritonavir).
Lattosio: le compresse a base di nirmatrelvir contengono come eccipiente il lattosio, uno zucchero (disaccaride) formato da glucosio e galattosio. I pazienti con problemi ereditari di intolleranza al galattosio, di deficit di lattasi - l’enzima che scinde il lattosio in glucosio e galattosio - e di malassorbimento di glucosio-galattosio non possono assumere farmaci contenenti lattosio.
Nota:
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