Contraccettivi orali, prednisone, prednisolone, terfenadina: il montelukast non ha mostrato interazioni farmacologiche con questi farmaci (Singulair, scheda prodotto).
Digossina: il montelukast influenza il profilo farmacocinetico della digossina. La somministrazione di una dose orale di 0,5 mg di digossina a pazienti che assumevano montelukast 10 mg da una settimana, non ha comportato variazioni nei parametri farmacocinetici (AUC, Cmax, Tmax ed emivita) nè nell’escrezione renale del glucoside (Deprè et al., 1999).
Farmaci induttori del CYP3A4 (fenitoina, fenobarbitale, rifampicina): possono modificare il metabolismo del montelukast. Il fenobarbitale riduce del 40% il valore di AUC del montelukast.
Farmaci induttori del CYP2C9: potrebbero ridurre i livelli sierici di montelukast per induzione farmacometabolica.
Farmaci substrato del CYP2C8 (paclitaxel, pioglitazone, rosiglitazone): sebbene il montelukast sia un potente inibitore del CYP2C8 in vitro, in vivo il farmaco non ha aumentato la concentrazione di farmaci metabolizzati dal CYP2C8 come il pioglitazone (Jaakkola et al., 2006). In base ai dati clinici disponibili, l’interazione farmacocinetica fra montelukast e farmaci metabolizzati dal CYP2C8 può essere considerata trascurabile in vivo.
Garcinia Cambogia, derivati del citrus: in letteratura è riportato un episodio di epatotossicità fatale in una paziente in terapia con montelukast che aveva assunto integratori alimentari finalizzati al controllo del peso. La paziente, obesa, di 45 anni di età, era in terapia con montelukast da 5 anni. Una settimana prima dell’evento acuto, aveva iniziato ad assumere due supplementi dietetici, contenenti entrambi un derivato del citrus che interferisce con la funzione citocromiale e uno solo dei due integratori contenente anche Garcinia Cambogia, droga vegetale che è stata ritenuta responsabile di alcuni casi di epatite verificatesi in USA. E’ stato ipotizzato un possibile effetto sinergico a carico del fegato fra i due supplementi dietetici e il montelukast, che ha portato a comparsa di epatotossicità (Actis et al., 2007).
Teofillina: il montelukast è risultata influenzare il profilo farmacocinetico della teofillina in modo dose-dipendente. La teofillina è metabolizzata prevalentemente dal CYP1A2. Quando somministrato alla dose terapeutica di 10 mg, non è stata osservata interazione farmacocinetica fra montelukast e teofillina. Quando somministrato a dosi più elevate, pari a 20 (200 mg) oppure 60 (600 mg) volte la dose terapeutica, il montelukast ha diminuito picco plasmatico, AUC ed emivita della teofillina rispettivamente del 12%, 43% e 44% (dose di 200 mg) e del 25%, 66% e 63% (dose di 600 mg) (Malmstrom et al., 1998).
Warfarin: il montelukast è risultato ridurre il tempo di picco plasmatico di entrambi gli enantiomeri del warfarin e l’emivita di eliminazione dell’enantiomero meno potente, R-warfarin; non ha modificato invece nè il valore di AUC nè il picco plasmatico dei due enantiomeri del warfarin. Il warfarin è metabolizzato dal CYP2C9 e, in misura minore, da CYP3A4 e 1A2. L’interazione farmacocinetica montelukast-warfarin non è risultata avere rilevanza clinica: la co-somministrazione dei due farmaci non ha modificato l’azione anticoagulante del warfarin, sia espressa sotto forma di INR sia come tempo di protrombina (Van Hecken et al., 1999).