Cardiovascolari: (sorveglianza post-marketing) palpitazioni.
Centrali: cefalea (18,4% vs 18,1%, rispettivamente con montelukast e placebo), rossore al viso, ipercinesia; (sorveglianza post-marketing) capogiro, sonnolenza, convulsioni, parestesia/ipoestesia, insonnia, allucinazione, attività onirica disturbata, ansia, irrequietezza, aggressività, tremore, comportamenti suicidari.
Allo scopo di approfondire il profilo di sicurezza del montelukast e degli altri farmaci che interferiscono con la via dei leucotrieni (zafirlukast e zileuton), l’Autorità regolatoria americana, la Food and Drug Administration (FDA), ha richiesto alle aziende produttrici dei farmaci di classificare gli eventi avversi legati a cambiamento d’umore e tendenza al suicidio, osservati durante i trial clinici controllati, secondo la Columbia Classification Algorithm of Suicide Assessment (C-CASA) (FDA, 2009; 2009a). Negli studi relativi al montelukast (41 trial vs placebo), 1 paziente su 9929 (0,01%) ha manifestato ideazione suicidataria. Gli studi clinici valutati non erano disegnati per rilevare gli eventi avversi di natura neuropsichiatrica. In seguito a questo approfondimento, la FDA ha confermato la possibilità che l’uso di montelukast possa indurre la comparsa di sintomi neuropsichiatrici. Nel caso di manifestino tali sintomi la FDA raccomanda l’interruzione della terapia con l’antileucotrienico.
Dermatologici: dermatite eczematosa, rash.
Ematici: (sorveglianza post-marketing) sanguinamento, epistassi.
Epatici: (sorveglianza post-marketing) incremento delle transaminasi, infiltrazione eosinofila epatica, epatite colestatica (Harugeri et al., 2009; Sass et al., 2003).
Gastrointestinali: diarrea, dolore addominale (2,9 vs 2,5%); (sorveglianza post-marketing) bocca secca, dispepsia, vomito, nausea.
Muscoloscheletrici: (sorveglianza post-marketing) artralgia, mialgia, crampi muscolari.
Respiratori: tosse (2,7 vs 2,4, rispettivamente con montelukast e placebo).
Sistemici: affaticamento, edema, febbre, influenza (4,2 vs 3,9%), reazioni di ipersensibilità (sindrome di Churg-Strauss); (sorveglianza post-marketing) alcalosi respiratoria, disturbi dell’equilibrio, lipotimia, vertigine (Pharmasearch, 2008); infezione da Herpes zoster (Pharmasearch, 2008a).
La sindrome di Churg-Strauss è una rara forma di vasculite eosinofilica associata ad asma. Le segnalazioni di sindrome di Churg-Strauss riportate al Committee on Safety of Medicines and Medicines Control Agency (CSM/MCA), dal 1963, sono 63 di cui 59 a partire dal 1998, data di commercializzazione del montelukast in Inghilterra. Dal 1998 il 90% delle segnalazioni è risultato riferito all’uso di farmaci-antiasmatici (soprattutto antileucotrienici) e in molti casi, la sindrome è comparsa subito dopo aver ridotto o sospeso la somministrazione di corticosteroidi orali. Non è stato ancora chiarito però se tale sindrome sia smascherata dalla sospensione del trattamento corticosteroideo oppure dipenda direttamente dall’impiego del montelukast, in alcuni casi infatti la sindrome è comparsa in pazienti in terapia con montelukast ma non con corticosteroidi (Wechsler et al., 1998; Tuggey, Hosker, 2000; Michael, Murphy, 2003; Kanda et al., 2010).