Apparato respiratorio: laringospasmo, broncospasmo, singhiozzo, depressione respiratoria, apnea, arresto respiratorio.
L’apnea è più prolungata nei pazienti con malattie polmonari croniche ostruttive.
Il rischio di arresto respiratorio è maggiore quando il midazolam è somministrato per iniezione rapida e in caso di dosi elevate di farmaco.
Cardiovascolari: ipotensione, arresto cardiaco, aritmie.
Centrali: sonnolenza, stato confusionale, atassia, amnesia, amnesia anterograda (incapacità a ricordarsi fatti/avvenimenti recenti), cefalea, euforia, agitazione, allucinazioni, convulsioni (più frequenti nei neonati), vertigini, capogiri, movimenti involontari, tremori, incubi, insonnia rebound, disartria.
Ematici: trombosi, discrasie ematiche.
Endocrini: alterazioni della libido.
Epatici: ittero.
Gastrointestinali: nausea, vomito, alterata salivazione.
Locali: (somministrazione im.) eritema e dolore al sito di iniezione; (somministrazione ev.) flebiti, trombosi, tromboflebiti.
L’incidenza di effetti vascolari dopo somministrazione endovena è risultata minore rispetto al diazepam grazie alla idrosolubilità, in mezzo acido, del midazolam.
Muscoloscheletrici: debolezza muscolare.
Oftalmici: disturbi alla vista.
Renali: ritenzione, incontinenza.
Sistemici: aumento dell’appetito; anafilassi.