Riportiamo di seguito le indicazioni terapeutiche per metoclopramide (European Medicines Agency, 2013; Agenzia Italiana del Farmaco, 2014):
1) la metoclopramide è indicata nei pazienti adulti per la prevenzione della nausea e del vomito indotti da radioterapia, da chemioterapia o da intervento chirurgico;
2) la metoclopramide è indicata nei pazienti adulti nel trattamento sintomatico della nausea e vomito, inclusi nausea e vomito dovuti ad emicrania;
3) la metoclopramide è indicata nei pazienti pediatrici (età: 1-18 anni) nel trattamento della nausea e del vomito post-operatorio (indicazione approvata solo per l’uso parenterale endovenoso) e nella prevenzione della nausea e vomito ritardati dovuti a chemioterapia (uso endovenoso e orale). In ambito pediatrico, la metoclopramide deve essere usata come farmaco di seconda linea.
La metoclopramide è stata oggetto di un riesame da parte dell’Agenzia europea per i medicinali (EMEA), iniziato nel 2011 e terminato nel 2013, su richiesta dall’agenzia francese per i farmaci (ANSM), al fine di rivalutare il rapporto rischi/benefici della molecola alla luce degli effetti indesiderati neurologici e cardiovascolari, potenzialmente gravi. Il riesame ha confermato l’efficacia e la sicurezza della metoclopramide quando usata per breve tempo (massimo 5 giorni) senza superare la dose massima giornaliera di 0,5 mg/kg. E’ stato infatti osservato come il rischio di effetti avversi neurologici importanti (sintomi extrapiramidali e discinesia tardiva) sia più alto quando la metoclopramide è somministrata per lungo tempo o a dosaggi elevati e nei bambini rispetto agli adulti. In caso di uso cronico (gastroparesi, reflusso gastroesofageo, dispepsia) il rischio di tossicità centrale associato alla metoclopramide supera i benefici derivanti dall’uso del farmaco e pertanto in tali condizioni il farmaco non è più autorizzato (European Medicines Agency, 2013; Agenzia Italiana del Farmaco, 2014).