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Macrogol

Laxido, Movicol, Moviprep e altri

Avvertenze - Quali informazioni conoscere prima di usare Macrogol?

Durata del trattamento: l’uso di lassativi deve essere un trattamento a breve termine, che non deve sostituire uno stile di vita/alimentare corretto (assunzione di almeno 1,5-2 litri di acqua, dieta ricca in fibre vegetali, adeguata attività fisica). Nel trattamento della stitichezza in età pediatrica macrogol (PEG, Polyethylene glycol) non deve essere usato per più di tre mesi (non sono disponibili dati di letteratura relativi a trattamenti di durata maggiore). In caso di stipsi cronica la durata massima raccomandata della terapia è di 2 settimane.

Assunzione contemporanea di altri farmaci: poiché macrogol (PEG, Polyethylene glycol) altera la motilità intestinale, qualsiasi altro farmaco che debba essere somministrato per bocca, deve essere assunto due ore prima della preparazione lassativa contenente macrogol.

Sodio, potassio: macrogol può essere somministrato da solo o in associazione a sali quali sodio cloruro, potassio cloruro, sodio idrogeno carbonato. In quest’ultimo caso è necessario considerare l’apporto aggiuntivo di sodio o potassio in caso di alterata funzionalità renale o diete restrittive per sodio o potassio.

Abuso di lassativi: il ricorso frequente, o prolungato, o a dosi elevate di lassativi può causare diarrea eccessiva con conseguente perdita di liquidi e sali minerali che in alcune categorie di pazienti (pazienti anziani, pazienti con insufficienza cardiaca, oppure epatica o renale) possono indurre un peggioramento del quadro clinico generale. La disidratazione o la perdita di potassio possono ad esempio alterare la funzionalità del cuore o la funzionalità neuromuscolare. L’alterato stato di idratazione e l’eventuale squilibrio elettrolitico possono inoltre influenzare il funzionamento di eventuali altri farmaci assunti dal paziente (glucosidi cardiaci, corticosteroidi, diuretici, etc.).
L’abuso di lassativi, in particolare per quelli da contatto (stimolanti), può inoltre indurre stiichezza cronica e perdita del tono muscolare da parte dell’intestino (atonia intestinale) con conseguente perdita di funzionalità (motilità intestinale). Può causare dipendenza, fenomeno per il quale è necessario aumentare la dose di farmaco nel tempo per poter ottenere lo stesso effetto farmacologico.

Aspirazione da rigurgito: la somministrazione di elevati volumi di soluzione contenente macrogol per la pulizia completa dell’intestino crasso deve avvenire con cautela in presenza di pazienti con problemi di deglutizione, pazienti che soffrono di rigurgito o vomito frequente e in quelli in cui la somministrazione avviene tramite sondino nasogastrico per il rischio che parte della soluzione possa passare nelle vie aeree. L’inalazione di materiale estraneo nei polmoni causa uno stato di imfiammazione che può essere anche grave (polmonite da aspirazione).

Aritmie: nei pazienti trattati con lassativi osmotici ionici per lo svuotamento completo dell’intestino crasso sono stati osservati aritmie anche gravi soprattutto nei pazienti con fattori di rischio per il cuore e disturbi elettrolitici.

Ipersensibilità: l’assunzione di lassativi a base di macrogol ha causato, raramente, reazioni di ipersensibilità quali eruzione cutanea, orticaria, edema.

Gravidanza, allattamento: poiché macrogol non viene assorbito per via sistemica, l’esposizione fetale o neonatale al farmaco può essere considerata nulla. L’uso di macrogol in associazione a sali per la pulizia completa dell’intestino crasso è generalmente controindicato in gravidanza.

Sorbitolo: alcune specialità medicinali a base di macrogol contengono sorbitolo (E420) fra gli eccipienti. La presenza di sorbitolo controindica la specialità medicinale per i pazienti con intolleranza ereditaria al fruttosio (il sorbitolo è convertito dall’organismo in fruttosio).

Aspartame: può essere presente come eccipiente in alcune specialità maedicinali a base di macrogol. La presenza di aspartame rappresenta una controindicazione all’assunzione da parte di pazienti con fenilchetonuria. La fenilchetonuria, la pià frequente malattia del metabolismo degli aminoacidi, è causata da mutazioni del gene per l’enzima fenilalanina idrossilasi. L’aspartame è un dolcificante formato da due aminoacidi, l’acido aspartico e la fenilalanina.

Ascorbato: può essere presente come principio attivo associato a macrogol. La presenza di ascorbato controindica la specialità per i pazienti con carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6PD). Il deficit di G6PD rappresenta il difetto enzimatico ereditario più frequente a carico dei globuli rossi (eritrociti), che coinvolge lo 0,5-26% della popolazione. Le zone in cui questo difetto enzimatico è più diffuso sono il bacino del Mediterraneo, l’Africa subsahariana, le popolazioni ispaniche e africane del continente americano e l’Asia sudorientale. Il difetto enziamtico a carico di G6PD (esistono circa 150 varianti) comporta il rischio di emolisi (rottura dei globuli ossi), che può essere scatenata da alcuni alimenti e farmaci.


Nota:
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