Uso prolungato: non somministrare il lormetazepam per lunghi periodi di tempo in quanto può dare origine a fenomeni di dipendenza e assuefazione. È necessario effettuare test di funzionalità epatica e controlli ematici nei pazienti sottoposti a terapie prolungate con il farmaco.
Tolleranza: dopo l'utilizzo ripetuto di lormetazepam per alcune settimane si può verificare una perdita degli effetti ipnotici della benzodiazepina.
Dipendenza e sintomi astinenziali: l'uso di lormetazepam, e in generale di tutte le benzodiazepine, può portare a dipendenza fisica e psichica da questi farmaci. Il rischio di sviluppare dipendenza è direttamente proporzionale alla dose e alla durata del trattamento, ed è maggiore nei pazienti con una storia di abuso di droghe o alcool. Nel paziente con dipendenza alle benzodiazepine, l'interruzione brusca del trattamento è accompagnata da sintomi di astinenza: cefalea, dolori muscolari, ansia estrema, tensione, irrequietezza, confusione, irritabilità, derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimento e formicolio delle estremità, ipersensibilità alla luce, al rumore e al contatto fisico, allucinazioni o scosse epilettiche. Con le benzodiazepine a durata d'azione breve o intermedia, come il lormetazepam, è possibile che sintomi di astinenza compaiano nell'intervallo fra una dose e quella successiva, in particolare in caso di terapie a dosaggio elevato. I sintomi astinenziali possono manifestarsi anche in caso di improvvisa sostituzione di una benzodiazepina a lunga durata d'azione con una breve durata d'azione. Sospendere gradualmente la terapia dopo trattamenti prolungati (maggiori di 2 settimane) per evitare l'insorgenza di crisi di astinenza.
Effetto rebound: all'interruzione del trattamento può manifestarsi una sindrome transitoria nella quale i sintomi che hanno condotto al trattamento con benzodiazepine si ripresentano in forma aggravata; può essere accompagnata da cambiamenti d'umore, ansia, irrequietezza, o disturbi del sonno. La sospensione graduale del trattamento riduce il rischio di sviluppare i sintomi da rimbalzo.
Depressione respiratoria: le benzodiazepine possono dare depressione respiratoria, più frequente in caso di somministrazione parenterale (somministrazione rapida del farmaco) e/o in associazione con farmaci oppioidi.
Reazioni paradosse: sono reazioni rare di agitazione che si possono verificare nelle fasi iniziali del trattamento benzodiazepinico, in particolare nei pazienti pediatrici e negli anziani. Il rischio di reazioni paradosse richiede cautela anche in caso di pazienti affetti da nevrosi depressive o psicosi. In caso di insorgenza di reazioni paradosse, il trattamento con lormetazepam deve essere interrotto.
Sonnolenza: il lormetazepam può provocare sonnolenza; si consiglia prudenza nello svolgimento di attività che richiedono uno stato di veglia e coordinazione costanti.
Amnesia: le benzodiazepine possono provocare disturbi della memoria e amnesia anterograda, che possono verificarsi anche a dosaggi terapeutici, il rischio tuttavia aumenta ai dosaggi più alti. Gli effetti amnesici possono essere associati ad alterazioni del comportamento.
Depressione: l'uso prolungato di benzodiazepine può smascherare uno stato depressivo preesistente.
Alcool: le bevande alcoliche non devono essere consumate per almeno 24-48 ore dopo la somministrazione del lormetazepam, a causa degli effetti di potenziamento sulla depressione del sistema nervoso centrale. Le benzodiazepine devono essere somministrate con attenzione nei pazienti con una storia di abuso di alcool o droga.
Sedativi: i farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale con attività sedativa (agonisti oppioidi, fenotiazine, barbiturici, alcool, bloccanti H1, anestetici generali, inibitori delle MAO e antidepressivi triciclici) possono aumentare la sedazione e la depressione respiratoria e cardiovascolare indotte dal lormetazepam.
Pazienti epatopatici: le benzodiazepine possono causare o aggravare l'encefalopatia in pazienti con grave insufficienza epatica.
Pazienti anziani e/o debilitati: poiché il lormetazepam non subisce metabolismo epatico, il rischio di accumulo in caso di assunzione ripetuta è minimo rendendo il lormetazepam particolarmente adatto al trattamento del paziente anziano. Si raccomanda comunque cautela in caso di pazienti anziani con disturbi respiratori in quanto le benzodiazepine, incluso anche il lormetazepam, poichè inducono depressione respiratoria, potrebbero scatenare fenomeni di apnea e arresto cardiaco.
Gravidanza: il lormetazepam non deve essere somministrato nel primo trimestre di gravidanza; durante l'ultimo periodo di gravidanza, o durante il travaglio, a dosi elevate, può causare nel neonato ipotermia, ipotonia e moderata depressione respiratoria. Inoltre, i neonati di madri in terapia cronica con benzodiazepine durante le fasi avanzate della gravidanza, possono sviluppare alla nascita dipendenza fisica e presentare una maggior incidenza di sintomi di astinenza nel periodo postnatale.
Allattamento: poichè le benzodiazepine sono escrete nel latte materno, non dovrebbero essere somministrate alle madri che allattano; è quindi opportuno interroppere l'allattamento se lormetazepam è assunto regolarmente.
Nota:
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