ACE-inibitori: incremento dell'azione antipertensiva.
Alcol: incremento degli effetti ipotensivi.
Aldesleuchina: incremento degli effetti ipotensivi.
Alfa-bloccanti: incremento degli effetti ipotensivi. Con gli alfa-bloccanti post-sinaptici come il prazosin si può verificare un aumento del rischio di ipotensione da prima dose.
Alprostadil: incremento degli effetti ipotensivi.
Anestetici generali: in associazione agli anestetici generali, incluso l'isofluorano, si può verificare un aumento dell'azione ipotensiva dei calcio-antagonisti.
Ansiolitici, ipnotici: in associazione ai calcio-antagonisti si può verificare un aumento dell'azione ipotensiva. In particolare, il midazolam aumenta l'assorbimento della lercanidipina.
Antagonisti del recettore dell'angiotensina II: aumento degli effetti ipotensivi.
Anticonvulsivanti: possono indurre una diminuzione dell'effetto ipotensivo della lercanidipina.
Antiaritmici di classe III (amiodarone, chinidina): possono aumentare la biodisponibilità della lercanidipina (amiodarone, chinidina e lercanidipina sono substrati per il CYP3A4).
Antipertensivi vasodilatatori (idralazina, minoxidil, nitroprussiato): incremento degli effetti ipotensivi.
Antipsicotici: incremento degli effetti ipotensivi.
Astemizolo: può aumentare la biodisponibilità della lercanidipina (entrambi substrati del CYP3A4).
Barbiturici: possibile riduzione degli effetti ipotensivi (l'interazione è stata verificata per felodipina e isradipina).
Benzodiazepine (diazepam, midazolam): possono aumentare la biodisponibilità della lercanidipina. Nei pazienti anziani la somministrazione di midazolam e lercanidipina (20 mg) è stata associata ad un aumento dell'assorbimento del calcio-antagonista pari al 40% e a una riduzione del tempo di picco da 1,75 a 3 ore.
Beta-bloccanti: aumentano l'effetto ipotensivo della lercanidipina. Con metoprololo si verifica una riduzione della biodisponibilità della lercanidipina pari al 50% (effetto che potrebbe dipendere da una riduzione del flusso epatico indotta dal beta-bloccante). La co-somministrazione lercanidipina-metoprololo potrebbe richiedere un aggiustamento del dosaggio del calcio-antagonista. L'associazione calcio-antagonisti e beta-bloccanti può provocare casi isolati di disturbi alla conduzione accompagnati, raramente, da compromissione emodinamica. Si raccomanda pertanto, nei pazienti trattati con entrambe le classi di farmaci di effettuare un ECG e il monitoraggio della pressione arteriosa.
Ciclosporina: l'associazione farmacologica può aumentare la concentrazione plasmatica di uno dei due farmaci o di entrambi (sia la ciclosporina sia la lercanidipina sono substrati del CYP3A4). In caso di co-somministrazione, è stato osservato un aumento di 3 volte dei livelli plasmatici di lercanidipina e un incremento del 21% dell'AUC della ciclosporina. In caso di somministrazione di ciclosporina 3 ore dopo l'assunzione di lercanidipina, i livelli del calcio-antagonista sono rimasti inalterati mentre l'AUC della ciclosporina è aumentata del 27%.
Cimetidina: aumenta la biodisponibilità e l'effetto ipotensivo della lercanidipina quando la cimetidina è somministrata a dosi > 800 mg/die.
Clonidina: incremento degli effetti ipotensivi.
Corticosteroidi: antagonismo degli effetti ipotensivi.
Diazossido: incremento degli effetti ipotensivi.
Digossina: la lercanidipina aumenta la concentrazione plasmatica della digossina (+33%) con conseguente incremento degli effetti farmacologici della molecola.
Diuretici: incremento degli effetti ipotensivi.
Eritromicina: il produttore di lercanidipina raccomanda di evitare l'associazione farmacologica.
FANS: possono antagonizzare gli effetti ipotensivi dei calcio-antagonisti.
Fluvastatina: la co-somministrazione con lercanidipina ha determinato un aumento dell'AUC della fluvastatina e una riduzione dello stesso parametro per entrambi gli enantiomeri della lercanidipina. L'interazione farmacologica potrebbe avere rilevanza clinica (Boralli et al., 2009).
Inibitori del CYP3A4 (ketoconazolo, itraconazolo, fluconazolo, eritromicina, fluexetina): possono aumentare la biodisponibilità della lercanidipina per inibizione farmacometabolica. La co-somministrazione di lercanidipina e ketoconazolo ha determinato un incremento dell'AUC e del picco plasmatico della lercanidipina enantiomero S rispettivamente di 15 e 8 volte.
Induttori del CYP3A4 (fenitoina, carbamazepina, rifampicina): possono ridurre la biodisponibilità della lercanidipina per induzione farmacometabolica.
Levodopa: incremento degli effetti ipotensivi.
Estrogeni: incremento degli effetti ipotensivi.
MAO-inibitori: in associazione ai calcio-antagonisti si può verificare un aumento degli effetti ipotensivi.
Meflochina: è stata riportata bradicardia dopo associazione con alcuni calcio-antagonisti.
Metildopa: incremento degli effetti ipotensivi.
Moxisilite (timoxamina): incremento degli effetti ipotensivi.
Moxonidina: incremento degli effetti ipotensivi.
Nitrati: incremento degli effetti ipotensivi.
Ritonavir: possibile aumento della concentrazione plasmatica dei calcio-antagonisti; l'associazione farmacologica con lercanidipina non è raccomandata.
Simvastatina: la lercanidipina (20 mg/die) ha determinato un aumento dell'AUC della simvastatina pari al 56% e del suo metabolita attivo betaidrossiacido del 28%. Queste variazioni sono risultate non clinicamente significative. Somministrando idue farmaci uno al mattino, la lercanidipina, e uno alla sera, la simvastatina, è probabile che non si verifichino interazioni farmacocinetiche.
Succo di pompelmo: aumenta la biodisponibilità della lercanidipina per inibizione del metabolismo presistemico (CYP3A4 intestinale) con conseguente aumento dell'effetto ipotensivo della lercanidipina.
Terfenadina: possono aumentare la biodisponibilità della lercanidipina (sia terfenadina sia lercanidipina sono substrati del CYP3A4).
Vardenafil: incremento degli effetti ipotensivi.