Il glicerolo aumenta l’osmolarità plasmatica e di conseguenza incrementa il passaggio di acqua dagli spazi extravascolari al sangue; il sovraccarico circolatorio può provocare insufficienza cardiaca congestizia, edema polmonare.
Può provocare disidratazione poichè sottrae acqua ai tessuti per effetto osmotico; temporanea perdita dell’udito (test per la diagnosi della sindrome di Ménière); alterazione delle cellule endoteliali della cornea.
L’assunzione di dosi elevate di glicerolo per via orale può indurre vomito, coliche, crampi, tremori, emolisi, emoglobinuria; nell’uomo l’ingestione di dosi superiori a 200-300 ml può causare un grave avvelenamento.
Non sono noti episodi di sovradosaggio di glicerolo somministrato per via rettale; un uso eccessivo e prolungato di glicerolo per via rettale può causare diarrea, dolori addominali, disidratazione e irritazione locale delle mucose, reversibile con la sospensione del trattamento.
Tossicità riproduttiva: i dati relativi all’impiego di glicerolo durante la gravidanza o l’allattamento sono limitati. L’assunzione di glicerolo non risulta controindicata durante la gravidanza o l’allattamento; a scopo precauzionale, assumere il farmaco solo nei casi di necessità e dopo un’attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio.
DL50: dopo somministrazione orale pari a 19,8 ml/kg (ratto).
Dopo somministrazione endovenosa 4,4 ml/kg (ratto).