Cardiovascolari: complicanze cardiovascolari, edema.
Le complicanze cardiovascolari sono risultate meno frequenti rispetto a clorpropamide e tolbutamide; il rischio di insufficienza cardiaca congestizia meno frequente rispetto a pioglitazone.
Centrali: flushing, pallore, brividi, tremori, cefalea, vertigini, confusione, debolezza, parestesie e psoriasi.
Ematici: discrasie ematiche con leucopenia, granulocitopenia, eritropenia, anemia emolitica, pancitopenia, trombocitopenia, anemia aplastica, agranulocitosi.
Epatici: aumento degli enzimi epatici, raramente funzionalità epatica alterata (colestasi ed ittero), epatite ed insufficienza epatica.
Gastrointestinali: nausea, vomito, diarrea, disturbi epigastrici, dolore addominale.
Metabolici: ipoglicemia.
Renali: nicturia (Shaw et al., 1977).
Sistemici: (rari) reazioni da ipersensibilità (febbre, eosinofilia, ittero, reazioni cutane quali eruzioni o dermatiti licheinoidi, rash, orticaria, prurito) fotosensibilità (Fox et al. 2005; Noakes, 2003), pancreatite, vasculite leucocitoclastica (Ben Salem et al., 2007), shock.
Muscoloscheletrici: fratture ossee (rischio meno frequente rispetto a metformina e rosiglitazone).
Oftalmici: disturbi visivi transitori possono verificarsi in particolare all'inizio del trattamento e sono causati dalle variazioni della glicemia. La gibenclamide può indurre miopia modificando l'indice di rifrazione del cristallino.