Cardiovascolari: ipotensione ortostatica (più grave in caso di somministrazione contemporanea di narcotici, barbiturici; assunzione di bevande alcooliche).
Centrali: visione indistinta, capogiri, vertigini, cefalea, parestesie, affaticamento, sensazione di sete.
Dermatologici: pseudoporfiria cutanea (segnalazioni sporadiche) (Breier et al., 1998).
Ematologici: (poco frequenti) anemia, agranulocitosi, trombocitopenia, leucopenia, anemia aplastica.
Epatici: disfunzioni epatiche, ittero colestatico.
Gastrointestinali: Anoressia, nausea, vomito, crampi addominali, diarrea, costipazione, xerostomia, carie, pancreatiti.
I farmaci che inducono xerostomia (secchezza delle fauci) e/o iposalivazione possono causare carie ai denti.
Locali: tromboflebiti dopo somministrazione e.v., dolore al sito di iniezione i.m.
Metabolici: sono i più frequenti, in particolare dopo trattamenti prolungati o somministrazione di dosi elevate. Iponatriemia, ipokaliemia, alcalosi ipocloremica; ipocalcemia associata o meno a tetania, aumento della calciuria, iperglicemia (può peggiorare diabete manifesto; evidenziare diabete latente), glicosuria (incidenza inferiore a quella indotta dal trattamento con diuretici tiazidici), iperuricemia (può precipitare attacchi di gotta).
Il trattamento con dosi elevate di furosemide in caso di valori di FGR maggiori di 20 ml/min può provocare grave deplezione elettrolitica.
Muscoloscheletrici: spasmo muscolare.
Renali: formazione di calcoli renali in neonati prematuri.
Uditivi: tinnito, ipoacusia, vertigini, sordità.
La furosemide può provocare ototossicità reversibile dopo somministrazione e.v. di dosi elevate (velocità di infusione maggiore di 4 mg/min), in caso di insufficienza renale oppure di trattamento contemporaneo con farmaci ototossici. E’ stata riportata perdita permanente dell’udito anche dopo somministrazione orale in assenza di malattia renale. L’ototossicità si manifesta a concentrazioni plasmatiche di 25 mg/ml; la perdita dell’udito potrebbe essere indotta da una modificazione della composizione elettrolitica a livello dell’endolinfa (Rybak, 1982).
Sistemici: edema rebound da sospensione, febbre, debolezza, stanchezza; ipersensibilità (esantemi cutanei, orticaria, prurito, porpora, dermatite esfoliativa, eritema multiforme, fotosensibilità).
In letteratura sono riportati casi di edema verificatosi dopo sospensione improvvisa della furosemide. L’edema più pronunciato rispetto a quello per cui era stato somministrato il diuretico, è poi scomparso nel giro di qualche settimana in assenza di ulteriori trattamenti (MacGregor et al., 1975).
La furosemide può causare nefrite allergica interstiziale con conseguente insufficienza renale; può provocare attivazione o esacerbazione del lupus eritematoso.