Dopo somministrazione orale, la percentuale di diidrocodeina assorbita è indipendente dalla dose e la biodisponibilità media si attesta sul 20% (intervallo: 12-34%) sia per ridotto assorbimento intestinale che per l’effetto di primo passaggio a livello della mucosa intestinale e del fegato (Rowell et al., 1983).
Il picco plasmatico viene raggiunto dopo 1,6 ore (dose di 30 mg); dopo 1,8 ore (dose di 60 mg) (Rowell et al., 1983). Il picco plasmatico dei metaboliti acidi è leggermente ritardato (1,8-2,0 ore dopo somministrazione orale; 2,2-2,5 ore dopo somministrazione endovena).
La curva concentrazione-tempo (AUC) dopo somministrazione orale è simile a quella ottenuta dopo somministrazione endovena.
La diidrocodeina subisce metabolismo epatico. La via metabolica principale è rappresentata dalla coniugazione della diidrocodeina con l’acido glucuronico (diidrocodeina-6-O-glucuronide). Una percentuale minore di diidrocodeina viene convertita nel suo metabolita attivo, la diidromorfina, per O-demetilazione. Altri metaboliti individuati comprendono la diidromorfina-3-O-glucuronide, la diidromorfina-6-O-glucuronide e la nordiidrocodeina.
La diidrocodeina immodificata è il metabolita principale presente nel sangue (63%), mentre la diidrocodeina-6-O-glucuronide è quello prevalente a livello urinario (69%) (Al-asmari, Anderson, 2010).
La reazione di conversione della diidrocodeina in diidromorfina è catalizzata dall’enzima citocromiale CYP2D6.
L’enzima CYP2D6 presenta polimorfismo genetico: alcuni individui presentano una forma dell’enzima meno attiva (metabolizzatori lenti, 7% della popolazione di origine caucasica), altri una forma dell’enzima molto attiva (metabolizzatori ultra-rapidi). La prevalenza di metabolizzatori ultra-rapidi è stata stimata in 0,5-1% nella popolazione cinese, giapponese e ispanica, 1-10% nella popolazione caucasica, 3% negli afroamericani, 16-28% nei nord-africani, etiopi e arabi (Food and Drug Administration, 2013).
I metabolizzatori lenti presentano concentrazioni minori del metabolita attivo della diidrocodeina, la diidromorfina, mentre i metabolizzatori ultra-rapidi presentano concentrazioni più elevate del metabolita con un maggior rischio di effetti collaterali da morfina (il rischio aumenta se il paziente presenta anche insufficienza renale).
La diidrocodeina bitartrato è secreta nel latte materno. Nelle donne con attività dell’enzima CYP2D6 normale, la quantità di diidrocodeina che passa nel latte è minima e dose-dipendente. Nelle donne che sono metabolizzatori ultra-rapidi del CYP2D6, i livelli plasmatici di diidromorfina sono più elevati di quelli attesi ed espongono il neonato al rischio di effetti collaterali da morfina (sonnolenza eccessiva, sedazione, difficoltà nell’attaccarsi al seno, difficoltà respiratoria e ridotto tono muscolare).
Emivita plasmatica: 3,5-4,5 ore (Rowell et al., 1983).
In caso di insufficienza renale in pazienti sottoposti a emodialisi, aumenta sia il tempo di picco plasmatico sia il tempo di emivita della diidrocodeina (Barnes et al., 1985).