Bexarotene: la co-somministrazione di bexarotene e clomifene potrebbe avere un effetto di “sommazione” per il rischio di ipertrigliceridemia e pancreatite (l’ipertrigliceridemia è una delle cause principali di pancreatite). Il bexarotene, farmaco usato per il trattamento di linfomi e recentemente l’Alzheimer, innalza i livelli plasmatici di trigliceridi e ed è risultato in alcuni casi aumentare i livelli di colesterolo totale e diminuire quelli di colesterolo HDL (Food and Drug Administration - FDA, 2012a). Il clomifene è stato associato raramente a ipertrigliceridemia e pancreatite. Gli effetti del farmaco sul metabolismo dei lipidi non è ben documentato, ma è probabile che l’aumento dei livelli di trigliceridi si verifichi soprattutto in presenza di fattori di rischio per ipertrigliceridemia (Castro et al., 1999; Keskin et al., 2007; Arbel et al., 2008). La comparsa di sintomi quali nausea persistente, vomito, dolore addominale che tende a peggiorare dopo mangiato potrebbe essere indicativi di uno stato infiammatorio del pancreas.
Ospemifene: la co-somministrazione di clomifene e ospemifene, modulatore selettivo dei recettori per gli estrogeni (SERM) utilizzato in caso di rapporti sessuali dolorosi (dispareunia), potrebbe aumentare il rischio di alcuni effetti collaterali (effetto additivo) (Food and Drug Administration - FDA, 2015).