Sovradosaggio: un sovradosaggio di carbamazepina è stato riscontrato solo con dosi molto elevate (4-20 g). I livelli plasmatici erano sempre superiori a 20 microg/ml; un livello plasmatico di 38 microg/ml non è stato letale per il paziente. In letteratura sono riportati casi letali di sovradosaggio di carbamazepina.
Sintomi del sovradosaggio: depressione del SNC, disorientamento, sonnolenza, agitazione, allucinazioni, coma, visione offuscata, disturbo della parola, disartria, nistagmo, atassia, discinesia, inizialmente iperriflessia e in seguito iporiflessia, convulsioni, disturbi psicomotori, mioclono, ipotermia, depressione respiratoria, edema polmonare, vomito, ritardato svuotamento gastrico, ridotta motilità intestinale, ritenzione di urina, oliguria o anuria, ritenzione di liquidi, intossicazione d'acqua dovuta all'effetto della carbamazepina simile a quello dell'ADH, iponatremia, possible acidosi metabolica, possibile iperglicemia, aumento della creatinfosfochinasi muscolare. Il trattamento dell'intossicazione acuta prevede lavanda gastrica. Nei pazienti non coscienti può essere utile ricorrere ad un tubo orogastrico e/o all'intubazione endotracheale oppure all'emesi indotta con ipecacuana, anche la somministrazione di carbone attivato per via orale si è dimostrata efficace nel trattamento del sovradosaggio di carbamazepina. Istituire una terapia di supporto per mantenere la pervietà delle vie aeree, la ventilazione, il bilancio elettrolitico e la funzionalità cardiovascolare (Durelli et al., 1989).
Morte improvvisa inaspettata associata ad epilessia (SUDEP – Sudden Unexpected Death in Epilepsia): dagli studi effettuati la morte improvvisa in pazienti epilettici sembrerebbe causata da effetti negativi esercitati dal farmaco sul controllo dell'automatismo cardiaco con possibile comparsa di aritmie ed aumento della suscettibilità dei pazienti alle convulsioni che possono diventare fatali (Nilsson et al., 2001). Sembra inoltre che il rischio di SUDEP aumenti con l'aumentare della concentrazione plasmatica di carbamazepina: livelli superiori al range terapeutico aumenterebbero di circa 9 volte il rischio di SUDEP.
Tossicità riproduttiva: la carbamazepina è teratogena. L'assunzione del farmaco durante la gravidanza, in particolare nel primo trimestre, è associata ad un aumento del rischio di difetti del tubo neurale (0,6-1,7%); il farmaco sembra inoltre associato ad un pattern di anomalie minori e a ritardo nello sviluppo. E' stata segnalata ipoplasia (sviluppo incompleto) ungueale, solitamente associata a malformazione della porzione distale delle dita. In alcuni casi, l'ipoplasia delle unghie è regredita spontaneamente nei primi mesi di vita del bambino.
La carbamazepina può diminuire la disponibilità di vitamina k fetale per induzione farmacometabolica della degradazione della vitamina stessa aumentando il rischio di emorragie. Per contrastare quest'evenienza si raccomanda la somministrazione orale di vitamina k durante la gravidanza per la prevenzione di malattie emorragiche nei neonati il primo giorno di vita (Rezvani, Koren, 2006).