Sovradosaggio: in caso di sovradosaggio sospendere la somministrazione di candesartan.
Sulla base del meccanismo d’azione che il candesartan esplica, in caso di sovradosaggio potrebbero manifestarsi ipotensione e vertigini (Husain et al., 2011). Se dovesse insorgere ipotensione sintomatica dovuta al sovradosaggio il paziente dovrebbe essere posto in posizione supina con le gambe sollevate e monitorato nelle sue funzioni vitali. In caso di persistenza di ipotensione, il volume plasmatico deve essere incrementato mediante infusione di soluzioni saline isotoniche o, se la situazione non viene corretta con questi interventi, possono essere somministrati farmaci simpaticomimetici (Agenzia Italiana del Farmaco - AIFA, 2013).
Alcuni studi di letteratura indicano che i farmaci che agiscono sul sistema renina-angiotensina-aldosterone (ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina) sono associati a danno fetale e neonatale. Sono stati riportati casi di ritardo di crescita intrauterina, ipoplasia polmonare, ipoplasia cranica, contratture degli arti, oligoidramnio e anche di morte neonatale. Questi farmaci, pertanto, sono controindicati in gravidanza nel secondo e nel terzo semestre, momento in cui inizia lo sviluppo del sistema renina-angiotensina-aldosterone e quindi la perfusione renale. Questi dati sono insufficienti per stabilire un rischio per il feto durante il primo semestre di gravidanza, per cui in questo periodo la somministrazione di candesartan non è raccomandata (Alwan et al., 2005; Darby et al., 2013; Ray et al., 2007).
In studi preclinici, in ratti normotesi neonati e giovani, il candesartan ha evidenziato un’azione farmacologica tale da causare una riduzione del peso corporeo e del peso del cuore. Alla dose più bassa utilizzata (10 mg/kg) l’esposizione a candesartan era tra 12 e 78 volte i livelli osservati nei bambini (età: 1-6 anni) che avevano assunto candesartan cilexetil alla dose di 0,2 mg/kg e tra 7 a 54 volte i livelli rilevati nei bambini pù grandi (età: 6-17 anni) che hanno ricevuto candesartan cilexetil alla dose di 16 mg. Poiché l’effetto del candesartan in questi studi è risultato non significativo, il margine di sicurezza per gli effetti sul peso del cuore e la rilevanza clinica del fenomeno è sconosciuta (Agenzia Italiana del Farmaco - AIFA, 2015).
Mutagenicità: I dati di mutagenicità in vitro ed in vivo indicano che candesartan non esercita attività mutagenica o clastogenica in condizioni di uso clinico.
Cancerogenicità: Non sono stati osservati fenomeni di carcinogenicità.
DL50: dopo somministrazione orale > 2000 mg/kg (topo maschio).