Dopo somministrazione orale, avanafil è assorbito rapidamente nel tratto gastrointestinale. La biodisponibilità orale è pari al 69% (Limin et al., 2010).
Negli studi farmacocinetici a dose singola, il tempo di picco plasmatico di avanafil è risultato di 30-45 minuti a digiuno con una durata dell’effetto di circa 3-5 ore. Il farmaco raggiunge la concentrazione massima nel sangue più rapidamente degli altri inibitori della PDE5 sildenafil, vardenafil e tadalafil, il cui tempo di picco plasmatico è, rispettivamente, di 120 minuti per i primi due e 60 minuti per il terzo. L’inizio d’azione per avanafil è risultato pari a 15 minuti (vs 30-60 minuti per sildenafil, 15-30 minuti per vardenafil, 15-45 minuti per tadalafil) (Katz et al., 2014). Coerentemente con il profilo farmacocinetico, il massimo effetto in termini di tumescenza e rigidità del pene, si osserva dopo 20-40 minuti dalla somministrazione di avanafil (Goldstein et al., 2012).
Come per gli altri inibitori della PDE5, ad eccezione del tadalafil, l'assorbimento di avanafil risulta ridotto dopo un pasto ad alto contenuto di grassi (il picco plasmatico ritarda di 1,12-1,25 ore, mentre per sildenafil e vardenafil il ritardo è di 1 ora). La riduzione della concentrazione plasmatica massima risulta pari al 20-39%, ma tale riduzione è considerata avere una rilevanza clinica minima (Goldstein et al., 2012).
Avanafil si lega alle proteine plasmatiche per circa il 99%.
La somministrazione ripetuta, una e due volte al giorno per un massimo di 2 settimane, non determina accumulo del farmaco (concentrazione di avanafil nello sperma di volontari sani 45-90 minuti dopo la somministrazione: <0,0002%) (Alwaal et al., 2011).
L'avanafil va incontro ad una significativa biotrasformazione attraverso il sistema enzimatico del citocromo P450 (CYP) umano. Il principale responsabile del metabolismo di avanafil è l’enzima CYP3A4, secondariamente interviene il CYP2C9 (anche sildenafil, vardenafil e tadalafil sono substrato del CYP3A4). I metaboliti di avanafil sono 11, con attività inibitoria sulla PDE5 minore del composto di partenza (Alwaal et al., 2011). I metaboliti principali sono M4 ed M16: nel sangue le concentrazioni sono rispettivamente pari al 23% e al 29% di quella del composto originario. Il metabolita M4 è quello che mostra maggiore selettività per la PDE5, con una potenza inibitoria pari al 18% di quella di avanafil, e che contribuisce per il 4% all’azione farmacologica totale attribuibile ad avanafil. Il metabolita M16 non possiede attività farmacologica verso PDE5 (Burke, Evans, 2012; Katz et al., 2014).
Avanafil ha un’emivita plasmatica di 3-5 ore e una durata massima d’azione di circa 6 ore. sildenafil ha una emivita simile (4 ore), ma una durata massima decisamente maggiore, fino a 12 ore). vardenafil mostra un profilo simile a quello di sildenfil. tadalafil invece ha un’emivita di 17,5 ore e una durata massima d’azione di 36 ore.
Avanafil viene escreto prevalentemente nelle feci per circa il 63% della dose, mentre per il 21% viene escreto nelle urine. Nelle feci il farmaco arriva attraverso la bile: subisce ricircolo enteroepatico (34%). Studi in vivo su ratti e cani hanno dimostrato l'eliminazione quasi totale di avanafil e dei suoi metaboliti dal plasma 96 ore dopo somministrazione endovenosa (Katz et al., 2014).
Nei pazienti che presentano compromissione renale lieve (clearance creatinina: 50-80 ml/min) o moderata (clearance creatinina: 30-50 ml/min), il profilo farmacocinetico di avanafil, somministrato in dose singola da 200 mg, non risulta alterato. Nessuna variazione significativa è stata osservata anche nei pazienti con compromissione epatica lieve dopo somministrazione di 200 mg di avanafil (Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA, 2016).