Indicata in caso di:
1) trattamento degli stati spastici del tratto gastrointestinale, dell’ipermotilità intestinale, della scialorrea, delle coliche biliari, nella sindrome dell’intestino irritato;
2) trattamento sintomatico delle coliche renali in associazione ad analgesici oppiodi e, in associazione ad altri farmaci, nel trattamento dell’ulcera gastrica e duodenale;
3) ripristino dell’attività muscolare al termine di interventi chirurgici quando sono stati impiegati farmaci anticolinesterasici;
4) trattamento dell’enuresi nei bambini; trattamento dell’ipermotilità della vescica urinaria;
5) esame radiologico dell’intestino (azione antispastica dell’atropina);
6) esame refrattivo della retina e del fondo dell’occhio e in caso di strabismo (azione midriatica e cicloplegica dell’atropina);
7) trattamento, in associazione ad altri farmaci, dei processi infiammatori dell’uvea non ipertensivi sia primari sia secondari, nella terapia delle iriti acute, delle iridocicliti, delle cheratiti, delle ulcere corneali;
8) medicazione preanestetica per inibire l’eccessiva salivazione e le secrezioni del tratto respiratorio e per diminuire il rischio di inibizione vagale del cuore;
9) profilassi delle disritmie cardiache in chirurgia, nella fase iniziale dell’infarto cardiaco quando l’eccessivo tono vagale può causare bradicardia, nell’arresto cardiaco (dovuto ad asistole) e nell’insorgenza acuta di bradiaritmie.
10) sovradosaggio da parasimpaticomimetici, avvelenamento da esteri organofosforici (insetticidi) (Afzaal, 1990), da agenti nervini e da funghi (Amanita muscaria, funghi del genere Inocybe);
11) in associazione a dobutamina nell’esecuzione dell’ecocardiografia da stress nei pazienti ad alto rischio di eventi cardiaci (Mathias Junior, 1997a; Fontana et al:, 2003) e nei pazienti con sospetta o conosciuta malattia delle coronarie (Mathias Junior, 1997b).