Apparato Respiratorio: riduzione delle secrezioni bronchiali.
Cardiovascolari: bradicardia seguita da tachicardia, palpitazioni ed aritmia, con possibile ischemia coronarica, fibrillazione ventricolare in condizioni di ipossia.
Centrali: confusione mentale, agitazione, segni cerebellari, atassia, disartria, allucinazioni, eloquio incoerente, irrequietezza e crisi convulsive.
Gli effetti collaterali a carico del SNC, indotti dai farmaci anticolinergici sono piuttosto rari quando l’anticolinergico è somministrato per via topica. Con l’atropina per uso oftalmico, effetti collaterali centrali, quando comparsi, si sono manifestati entro pochi minuti dalla somministrazione del farmaco e si sono completamente risolti entro le prime 24 ore.
Dermatologici: xerodermia, flushing.
Endocrini: inibizione della lattazione.
Gastrointestinali: xerostomia, difficoltà nella deglutizione e nel parlare, sete, diminuzione del tono e della motilità gastrointestinale sino alla costipazione; nause e vomito, aumenta il riflusso gastrico che provoca dolore retrosternale.
Oftalmici: midriasi, cicloplegia (perdita dell’accomodazione), fotofobia, iperemia, irritazione locale, edemi, congiuntiviti, aumento della pressione intraoculare (specie in pazienti con glaucoma ad angolo chiuso), riduzione delle secrezioni lacrimali; glaucoma ad angolo chiuso.
Renali: difficoltà nella minzione, ritenzione urinaria.
Sistemici: iperpiressia (per inibizione della sudorazione), reazioni anafilattiche (Aguilera, 1988).
Uditivi: ototossicità (somministrazione locale).