Dopo somministrazione orale, l’amitriptilina viene rapidamente assorbita dal tratto gastrointestinale. La velocità di assorbimento del farmaco può ridursi, specie in caso di sovradosaggio, a causa dei suoi effetti anticolinergici.
Biodisponibilità orale: 48%.
L’amitriptilina subisce effetto di primo passaggio epatico con formazione di nortriptilina, metabolita attivo (Caccia, Garattini 1990).
Tempo di picco plasmatico: 2,2-4,7 ore.
Concentrazioni sieriche efficaci: 60-220 ng/ml.
Dopo somministrazione orale continuata il tempo per raggiungere lo steady-state è di 3-8 ore.
Legame sieroproteico: 94,8%.
Vd: 15 L/kg.
L’amitriptilina e la nortriptilina si distribuiscono ampiamente nella maggior parte dei tessuti dell’organismo; la buona distribuzione tissutale è dovuta principalmente alla lipofilia della molecola.
Permea la placenta e viene escreta nel latte materno.
L’amitriptilina possiede un attivo ricircolo enteroepatico.
L’amitriptilina viene ampiamente metabolizzata a livello epatico, principalmente attraverso reazioni di demetilazione, con formazione del metabolita attivo (nortriptilina); subisce anche reazioni di idrossilazione e N-ossidazione (Schulz et al., 1985). Gli isoenzimi citocromiali coinvolti nel metabolismo dell’amitriptilina sono CYP1A2, 2C9, 2C19, 2D6, 3A4 (van der Weide et al., 2005). L’isoenzima citocromiale CYP2D6 è responsabile delle reazioni di idrossilazione, mentre gli isoenzimi CYP2C19, 1A2 e 3A4 sono coinvolti nella reazione di demetilazione dell’amitriptilina. E’ stato osservato che il polimorfismo degli enzimi citocromiali può influenzare la farmacocinetica dell’amitriptilina, in particolare difetti genetici a carico del CYP2C19 giocano un ruolo importante nella reazione di demetilazione a nortriptilina. L’AUC dell’amitriptilina è risultata significativamente più alta nei metabolizzatori lenti (attività enzimatica ridotta) rispetto ai metabolizzatori estesi (attività enzimatica normale) e viceversa è stato osservato per la nortriptilina. Nessuna differenza è stata riportata per clearance, emivita, concentrazione plasmatica e tempo di picco plasmatico (Jiang et al., 2002).
L’amitriptilina è substrato della glicoproteina-P. In studi in vivo è stato dimostrato come l’inibizione del sistema di trasporto della glicoproteina-P aumenti di circa tre volte la biodisponibilità orale dell’antidepressivo. E’ probabile che la glicoproteina-P intervenga anche nella ricaptazione intestinale dell’amitriptilina (Abaut et al., 2007).
Clearance: 11,5 ml/min/kg.
Emivita: 12,9-36,1 ore.
L’amitriptilina viene escreta principalmente attraverso le urine; è eliminata sottoforma di metaboliti in forma libera o coniugata (solo una piccola percentuale di farmaco viene escreto immodificato). Circa il 30-50% della dose somministrata è eliminata nelle urine nelle 24 ore.
Né l’emodialisi, né la dialisi peritoneale modificano le concentrazioni ematiche dell’amitriptilina e dei suoi metaboliti; il rene non ha di conseguenza un ruolo di primaria importanza nell’inattivazione di questo farmaco.