Dopo somministrazione orale, l’adrenalina viene rapidamente inattivata a livello della mucosa gastrointestinale e a livello epatico, per cui il farmaco non raggiunge concentrazioni farmacologicamente attive. Dopo somministrazione sottocutanea l’assorbimento avviene lentamente a causa della vasocostrizione locale. Il miglior assorbimento del farmaco viene ottenuto dopo somministrazioni i.m.
Picco plasmatico: circa 2,5 nM/L in 10 minuti (300 mg s.c); dopo 40 minuti il livello ematico di adrenalina è di circa 2 nM/L (Warren et al., 1986).
Con la somministrazione per inalazione gli effetti dell’adrenalina sono prevalentemente locali, ma non è da escludere l’assorbimento sistemico (picco plasmatico dopo inalazione di 2400 mg e 4800 mg, rispettivamente, di circa 1,5 nM/L e 4 nM/L). Tale assorbimento aumenta in caso di anafilassi o ostruzione delle vie aeree (Warren et al., 1986). Dopo inalazione, la broncodilatazione è massima dopo 15 minuti e dura per 60-90 minuti.
L’adrenalina permea la placenta.
L’adrenalina in circolo viene rapidamente inattivata, sia a livello epatico, sia a livello degli altri tessuti, per azione principalmente degli enzimi MAO e COMT. I principali metaboliti dell’adrenalina sono l’acido 3,4-diidrossimandelico e 4-idrossi-3-metossimandelico.
L’adrenalina è escreta per via renale, principalmente in forma glicuronoconiugata ed eteri solfati.