Il vaccino vettoriale ChAdOx1 (Chimpazee Adenovirus Oxford 1) è indicato per l’immunizzazione attiva negli adulti (età=/18 anni) nella prevenzione della malattia COVID-19 causata dal virus Sars-CoV-2. (leggi)
Riportiamo di seguito la posologia del vaccino vettoriale ChAdOx1 anti COVID-19. (leggi)
Il vaccino vettoriale ChAdOx1 anti COVID-19 è controindicato in caso di ipersensibilità. (leggi)
Negli studi clinici l’efficacia del vaccino vettoriale ChAdOx1 anti COVID-19 è stata osservata circa tre settimane dopo la prima dose e due settimane dopo la seconda dose. (leggi)
Non sono disponibili studi di interazione del vaccino vettoriale ChAdOx1 anti COVID-19 con altri farmaci o altri vaccini. (leggi)
Negli studi clinici utilizzati per la valutazione del profilo di sicurezza non sono stati segnalati eventi avversi gravi (follow up in corso). (leggi)
Non sono stati condotti studi di genotossicità o cancerogenicità sul vaccino ChAdOx1 anti COVID-19. (leggi)
Il vaccino vettoriale anti COVID-19 creato da AstraZeneca è un vaccino che contiene un virus, l’adenovirus dello scimpanzé, modificato per esprimere la proteina S (spike) del virus Sars-Cov-2. (leggi)
Per i vaccini non è richiesta una valutazione sulla farmacocinetica. (leggi)
Il codice ATC, anatomo-chimico-terapeutico, per il vaccino vettoriale ChAdOx1 anti COVID-19 è J07BX03. (leggi)
Le informazioni contenute nella ricerca Pharmamedix dedicata al vaccino vettoriale ChAdOx1 anti COVID-19 sono state analizzate dalla redazione scientifica con riferimento alle fonti seguenti. (leggi)
Vaccino vettoriale ChAdOx1 anti COVID-19 è prescrivibile nelle specialità commerciali . (leggi)
Il vaccino vettoriale ChAdOx1 anti COVID-19 contiene un adenovirus di Scimpanzé modificato per esprimere la proteina S (Spike) del virus Sars-CoV-2. L’adenovirus è utilizzato come vettore per trasportare all’interno della cellula il gene che codifica per la proteina virale S. L’adenovirus presenta un deficit di replicazione, non può quindi replicarsi all’interno della cellula e non può pertanto diffondersi nell'organismo.
Una volta sintetizzata, la proteina virale S induce l’attivazione del sistema immunitario contro il virus Sars-CoV-2 con produzione di anticorpi neutralizzanti e linfociti T memoria che contribuiscono alla prevenzione della malattia COVID-19.
Negli studi clinici, l’efficacia del vaccino ChAdOx1 (valutata considerando l’incidenza di casi di malattia dopo due settimane dalla vaccinazione) è risultata pari a circa il 60% dopo la somministrazione di due dosi standard, con un intervallo tra le due dosi variabile dalle 4 alle 12 settimane. Nel gruppo di partecipanti vaccinati non è stato osservato nessun caso di malattia COVID-19 grave (nel gruppo di controllo i casi gravi sono stati 10, considerando i dati clinici raccolti fino a novembre 2020; il follow up degli studi clinici è ancora in corso).
Da un punto di vista della tollerabilità, le reazioni avverse più frequenti sono state quelle di reazione al vaccino, osservate nei giorni immediatamente successivi alla somministrazione delle dosi e hanno compreso dolore al sito d’iniezione, febbre, mal di testa, stanchezza, malessere generalizzato, dolore ai muscoli e/o alle articolazioni, brividi.
Negli studi clinici non sono stati arruolati pazienti con malattie pregresse gravi o non controllate, pazienti che avevano già contratto il virus, donne in gravidanza; poco rappresentata la popolazione anziana (la quota di partecipanti con età uguale o superiore a 65 anni era il 13%).
Il vaccino vettoriale ChAdOx1 anti COVID-19 è stato approvato negli adulti per la prevenzione della malattia COVID-19 con un’autorizzazione “condizionata”, subordinata cioè al monitoraggio di efficacia e sicurezza in condizioni di “real Life”. Inizialmente l’Agenzia Italiana del Farmaco, l’AIFA, aveva raccomandato il vaccino per la fascia di età compresa tra 18 e 55 anni, successivamente la raccomandazione è stata estesa anche agli over 55 anni in salute, senza specifici fattori di rischio. In seguito alla segnalazione di eventi molto rari (trombocitopenia trombotica indotta da vaccino) in persone vaccinate don età inferiore a 60 anni, l’AIFA raccomanda un uso preferenziale del vaccino dopo i 60 anni. Per le persone “estremamente vulnerabili” e “con aumentato rischio clinico se infettate da Sars-Cov-2” il Ministero della Salute, in accordo con AIFA, raccomanda i vaccini a mRNA che hanno dimostrato, negli studi clinici, un'efficacia maggiore, attorno al 95%.