L’insulina glargine è indicata in pazienti adulti, adolescenti e bambini (età =/> 2 anni per le specialità medicinali Abasaglar e Lantus) nel trattamento del diabete mellito quando è richiesto un trattamento con insulina. (leggi)
Insulina glargine viene somministrata una volta al giorno per via sottocutanea per il trattamento dei pazienti adulti e pediatrici affetti da diabete di tipo I. (leggi)
L’insulina glargine è controindicata in caso di ipersensibilità. (leggi)
Il trattamento con insulina glargine, insulina a lunga durata d’azione, richiede un maggior apporto di insulina basale e questo può comportare un aumento del rischio di ipoglicemia nelle prime ore della mattina. (leggi)
I farmaci antagonisti del recettore adrenergico alfa (alfa-bloccanti) riducono la secrezione di insulina endogena e pertanto il loro utilizzo nei pazienti diabetici non sarebbe indicato. (leggi)
Il profilo di tolleranza dell’insulina glargine è simile tra popolazione adulta e infantile (l’insulina glargine è autorizzata per il trattamento del diabete mellito a partire dai due anni di età). (leggi)
Una dose eccessiva di insulina glargine provoca ipoglicemia anche grave. (leggi)
L’insulina glargine è un analogo di sintesi dell’insulina umana, ottenuta con la tecnica del DNA ricombinante. (leggi)
Dopo somministrazione sottocutanea una volta al giorno, l’insulina glargine raggiunge valori stazionari (steady state) in 2-4 giorni. (leggi)
La formula bruta di insulina glargine è C267H404N72078S6 (leggi)
Le informazioni contenute nella ricerca Pharmamedix dedicata all’insulina glargine sono state analizzate dalla redazione scientifica con riferimento alle fonti seguenti. (leggi)
Insulina Glargine è prescrivibile nelle specialità commerciali Abasaglar, Lantus, Toujeo, Suliqua. (leggi)
Insulina glargine è un analogo dell’insulina umana utilizzato nella terapia del diabete mellito di tipo I e II. La formulazione permette un’unica somministrazione giornaliera che consente un apporto di insulina a livelli basali nelle 24 ore. Questa lunga emivita è ottenuta tramite modifiche alla catena proteica dell’insulina che permettono di abbassare il pH del punto isoelettrico della molecola. Il punto isoelettrico è il valore di pH a cui la carica elettrica della molecola è nulla. L’abbassamento del punto isoelettrico fa si che, una volta iniettata nel tessuto sottocutaneo, l’insulina glargine precipiti formando microcristalli, che ritardano e prolungano nel tempo il rilascio del farmaco. La presenza di zinco nella formulazione favorisce la cristallizzazione dell’insulina glargine.
Il razionale della terapia con insulina glargine è di minimizzare i picchi ipoglicemici, specialmente notturni, che si ottengono invece con la somministrazione di insuline ad azione rapida. Il costo piu elevato e l’analogo profilo di azione rispetto ad altre insuline rende l’insulina glargine adatta al trattamento di pazienti diabetici particolarmente inclini a cali ipoglicemici.