Il domperidone è indicato in caso di trattamento di nausea, vomito e singhiozzo di varia natura. (leggi)
Riportiamo di seguito la posologia del domperidone nelle diverse indicazioni terapeutiche. (leggi)
Il domperidone è controindicato in caso di ipersensibilità. (leggi)
Le preparazioni contenenti domperidone possono contenere aspartame fra gli eccipienti. L’aspartame è controindicato in caso di fenilchetonuria. (leggi)
Poichè il domperidone è metabolizzato soprattutto dall’enzima citocromiale CYP3A4, i farmaci che inibiscono o inducono questo enzima potrebbero aumentare o ridurre i livelli ematici del domperidone. (leggi)
Nella banca dati della Rete Nazionale di Farmacovigilanza sono state riportate 45 segnalazioni di reazioni avverse al domperidone relative al periodo gennaio 2001-luglio 2007. (leggi)
In caso di sovradosaggio da domperidone o di anomalie della barriera ematoencefalica sono stati riportati disturbi extrapiramidali. (leggi)
Il domperidone è un farmaco con proprietà antiemetiche e procinetiche utilizzato nel trattamento della nausea e vomito e nei disturbi della motilità gastrointestinale. (leggi)
Dopo somministrazione orale il domperidone viene assorbito nel tratto gastrointestinale. Subisce esteso effetto di primo passaggio epatico. (leggi)
La formula bruta di domperidone è C22H24ClN5O2. (leggi)
Le informazioni contenute nella ricerca Pharmamedix dedicata a domperidone sono state analizzate dalla redazione scientifica con riferimento alle fonti seguenti. (leggi)
Domperidone è prescrivibile nelle specialità commerciali Domperidone, Motilium, Raxar, Riges. (leggi)
Il domperidone è un farmaco indicato nel trattamento di nausea, vomito e singhiozzo dovuti a varie cause. In particolare, il domperidone è impiegato nel trattamento della nausea e del vomito quando associati a stasi digestive, in età pediatrica (vomito acuto), nei pazienti con morbo di Parkinson in terapia con levodopa.
Il domperidone viene impiegato nella stimolazione della produzione di latte materno (uso off label) sebbene l’impiego non sia raccomandato dalle agenzie regolatore italiana (Agenzia del farmaco, AIFA) e americana (Food and Drug Administration, FDA).
In seguito all’ultima revisione condotta dall’Agenzia europea per i medicinali il rapporto benefici/rischi del domperidone è stato confermato solo per l’indicazione del trattamento di nausea e vomito in adulti e bambini.
La dose orale raccomandata di domperidone per gli adulti è di 30 mg suddivisi in 3 somministrazioni giornaliere da assumere prima dei pasti e prima di coricarsi. Nei bambini la dose orale consigliata di domperidone è individualizzata in base al peso corporeo: sopra i 35 Kg la dose massima è pari a 30 mg giornalieri distribuiti in 3 somministrazioni; per i bambini sotto i 35 Kg la dose massima giornaliera è pari a 0,75 mg ogni Kg di peso corporeo (0,25 mg ogni Kg di peso corporeo fino a tre volte al giorno da assumersi unicamente attraverso sospensione fornita di apposita siringa orale graduata).
Le compresse, le compresse orodispersibili, il granulato effervescente e le supposte non sono idonee in ambito pediatrico.
La dose massima raccomandata per la somministrazione rettale del domperidone negli adulti e nei bambini con peso maggiore di 35 Kg è pari a 30 mg 2 volte al giorno.
L’uso di domperidone è controindicato in caso di ipersensibilità verso il farmaco; in pazienti in cui un aumento della motilità gastrointestinale costituisce un rischio per la vita; in caso di insufficienza epatica grave; in pazienti con malattie cardiache; in gravidanza. Il domperidone non è indicato in caso di prolattinoma (tumore benigno dell’ipofisi) e in associazione a farmaci che prolungano l’intervallo QT dell’elettrocardiogramma o che sono inibitori dell’enzima citocromiale CYP3A4.
A causa della presenza di aspartame tra gli eccipienti delle preparazioni contenenti domperidone se ne sconsiglia l’uso a pazienti affetti da fenilchetonuria.
Il domperidone richiede cautela in caso di pazienti con insufficienza renale, in pazienti a rischio di aritmia cardiaca e ipokaliemia (carenza di potassio nel sangue) e non è consigliata per i pazienti in cui una stimolazione della motilità gastrointestinale potrebbe risultare dannosa.
Data la limitata presenza di dati di letteratura sugli effetti del farmaco nei lattanti il domperidone non è raccomandato in allattamento.
L’assunzione di domperidone richiede la valutazione delle possibili interazioni con eventuali altri farmaci in uso. I farmaci che inibiscono o inducono l’enzima citocromiale CYP3A4, responsabile della metabolizzazione del domperidone, possono aumentare o ridurre i livelli ematici del domperidonecausando un possibile aumento dei suoi effetti collaterali o una riduzione della sua efficacia terapeutica.
Studi in vivo di interazione farmacocinetica e farmacodinamica con ketoconazolo, un forte inibitore del CYP3A4, hanno confermato una marcata inibizione del metabolismo di primo passaggio del domperidone, mediato dal CYP3A4, da parte di questo farmaco. In questo studio di interazione la concentrazione plasmatica di domperidone allo steady state è risultata incrementata approssimativamente di 3 volte ed è stato riportato un lieve aumento dell'intervallo QT (prolungamento dell’intervallo QTc di 10 msec ).
Come tutti i farmaci, anche il domperidone può indurre degli effetti collaterali nei pazienti che ne fanno uso. Gli effetti collaterali segnalati interessano soprattutto l’apparato cardiovascolare (aritmie, arresto cardiaco e morte improvvisa; prolungamento dell’intervallo QTc), il sistema centrale (effetti extrapiramidali (rari), confusione mentale; convulsioni), l’apparato gastrointestinale (crampi), il sistema muscolo scheletrico (distonia muscolare). Sono stati segnalati effetti indesiderati anche a livello dermatologico (eruzioni cutanee) ed endocrino (galattorrea, ginecomastia, diminuzione della libido, impotenza, amenorrea, iperprolattinemia).
In caso di sovradosaggio di domperidone sono stati riportati disturbi extrapiramidali.
Il domperidone non è risultato possedere effetti mutageni o cancerogenici, teratogeni, embriofetotossici.
Ma come funziona il domperidone? Il domperidone è un farmaco con proprietà antiemetiche e procinetiche appartenente alla classe degli antagonisti periferici dei recettori dopaminergici.
Il domperidone agisce bloccando i recettori dopaminergici D2, localizzati a livello del tratto gastrointestinale e della ChemoreceptorTrigger Zone (CTZ), importante sorgente di stimolazione del centro del vomito situata nel tronco dell’encefalo, nell’Area Postrema, esterna alla barriera ematoencefalica.
Poiché il domperidone causa aumento del tono dello sfintere esofageo inferiore e aumento dell'attivitá peristaltica nel tratto digerente con rilasciamento dello sfintere pilorico e accelerazione dello svuotamento gastrico, esso è ampiamente utilizzato anche come farmaco procinetico.
Il domperidone per la sua attività antiemetica è stato utilizzato nel trattamento acuto degli attacchi di emicrania. In associazione a paracetamolo, il domperidone è risultato efficace nel ridurre la durata dell’attacco emicranico rispetto al trattamento con il solo paracetamolo.
Il domperidone stimola la produzione di latte materno come effetto secondario in quanto aumenta i livelli serici di prolattina. Questo impiego del farmaco è un uso off label, non raccomandato dalle Agenzie Regolatore.
Dopo somministrazione orale di domperidone l’assorbimento nel tratto gastrointestinale equivale al 13-17% della dose. Il picco plasmatico viene raggiunto dopo circa 30 minuti dallasomministrazione orale e dopo 1 ora dalla somministrazione rettale.
L’assunzione a stomaco pieno può ritardare l’assorbimento del domperidone, pertanto si raccomanda la sua somministrazione prima dei pasti.
La biodisponibilità in caso di somministrazione intramuscolare diminuisce del 10% rispetto alla somministrazione endovenosa.
Il domperidone presenta buona distribuzione nei tessuti; permea la placenta e viene escreto nel latte materno.
Il domperidone viene metabolizzato a livello epatico ed è eliminato, sotto forma di metaboliti, principalmente con le feci e in parte con l’urina. La sua emivita, circa 7-8 ore, aumenta in caso di pazienti con grave insufficienza renale.