La cetirizina è indicata per il trattamento dei sintomi della rinite allergica stagionale e perenne, della congiuntivite allergica, dell’orticaria idiopatica. (leggi)
Riportiamo di seguito la posologia di cetirizina nelle diverse indicazioni terapeutiche. (leggi)
La cetirizina è controindicata nel caso di ipersensibilità al farmaco o in caso di grave insufficienza renale. (leggi)
In caso di disfuzione renale può essere necessario aggiustare il dosaggio di cetirizina. (leggi)
Non sono state evidenziate interazioni rilevanti della cetirizina con altri farmaci o sostanze. (leggi)
I più comuni effetti collaterali associati all’assunzione di cetirizina sono a carico del sistema nervoso centrale. (leggi)
Se la dose assunta di cetirizina supera di 5 volte quella giornaliera raccomandata possono comparire diarrea, confusione, capogiri, affatticamento, cefalea, malessere, midriasi, prurito, irrequietezza, sedazione, tachicardia, tremore, ritenzione urinaria. (leggi)
La cetirizina è un farmaco antistaminico di seconda generazione, che agisce come antagonista dei recettori H1 periferici. (leggi)
La cetirizina è assunta oralmente e dal tratto gastrointestinale viene assorbita nel sangue. (leggi)
La formula bruta di cetirizina è C21H25Cl1N2O3. (leggi)
Le informazioni contenute nella ricerca Pharmamedix dedicata a cetirizina sono state analizzate dalla redazione scientifica con riferimento alle fonti seguenti. (leggi)
Cetirizina è prescrivibile nelle specialità commerciali Cerchio, Ceteris, Cetirizina, Cetirizina Pensa, Formistin, Generit, Irireos Antistaminico, Prizitec, Sotrizol, Suspiria, Tezastin, Tinazir, Zirtec, Naristar, Reactine. (leggi)
La cetirizina è un farmaco antistaminico di seconda generazione, indicato per il trattamento della rinite e della congiuntivite allergiche e dell’orticaria idiopatica.
La cetirizina si assume per via orale, a una dose di 10 mg al giorno negli adulti e di 5 mg, 1 o 2 volte al giorno, nei bambini di 6-12 anni. Per i pazienti con disfunzione renale è necessario un aggiustamento della dose in relazione alla clearance della creatinina: fino a 50 ml/min è somministrata una dose di 10 mg/die, tra 30 e 49 ml/min la dose è dimezzata a 5 mg/die e con clearance inferiore a 30 ml/min la dose raccomandata è di 5 mg ogni 2 giorni.
Se la clearence è inferiore a 10 ml/min (insufficienza renale grave) la cetirizina non può essere somministrata. La sua assunzione è inoltre controindicata in caso di ipersensibilità al farmaco.
Esistono situazioni in cui la somministrazione di cetirizina è da eseguire con cautela, sotto controllo medico. Solitamente non si prescrive a pazienti con età inferiore ai 6 anni, perché non è possibile adeguare la dose.
In gravidanza l’assunzione di cetirizina non è stata associata a tossicità. La sua somministrazione richiede comunque cautela. L’antistaminico è secreto nel latte materno, pertanto è preferibile non assumere il farmaco durante l’allattamento. In caso di necessità, la cetirizina può essere somministrata in gravidanza con l’accortezza di controllare la comparsa di eventuali segni di tossicità nel bambino come irritabilità e sedazione.
La somministrazione di citirizina richiede cautela anche in caso di malattie renali, predisposizione alla ritenzione urinaria o anamensi positiva per convulsioni. La cetirizina, infatti, potrebbe influire su questi aspetti, peggiorandoli.
Nel caso in cui si debba effettuare il test cutaneo di valutazione delle allergie, bisogna sospendere il trattamento con cetirizina almeno 3 giorni prima, al fine di non alterare il risultato.
L’assunzione di cetirizina unitamente all’alcol è sconsigliata, anche se gli studi non hanno trovato evidenze di interazione tra il farmaco e concentrazioni ematiche di alcol fino a 0,5 g/l. In generale non esistono interazioni note della cetirizina con altri farmaci o sostanze.
La cetirizina è prescritta a pazienti che soffrono di allergie stagionali ai pollini. Entrando in contatto con un allergene, l’organismo risponde con la liberazione di istamina da parte dei mastociti. L’istamina, legandosi ai suoi recettori H1 periferici, media il processo infiammatorio che si instaura nelle mucose respiratorie, nella congiuntiva oftalmica o nella cute.
La cetirizina, agendo come antagonista dei recettori H1, inibisce gli effetti indotti dall’istamina, riducendo i sintomi che si avvertono durante la reazione allergica: raffreddore, bruciore agli occhi, eczemi. Nella cute la cetirizina agisce anche da inibitore del richiamo di eosinofili.
Il farmaco si assume oralmente e raggiunge il picco di concentrazione plasmatica (300 ng/ml) nel giro di circa 1 ora. Permane in circolo, con un’emivita di 8-9 ore, legata al 93% alle proteine plasmatiche. La sua azione continua nelle 24 ore successive all’assunzione, fino a quando non viene assunta la dose successiva. Viene escreta per via renale, senza essere metabolizzata.
La cetirizina è molto selettiva per i recettori H1 periferici ed è scarsamente distribuita nel liquido cerebrospinale, pertanto le reazioni avverse connesse alla sua assunzione sono limitate. Gli effetti collaterali che possono insorgere in seguito all’assunzione del farmaco comprendono: cefalea, capogiri, sonnolenza, dolori addominali, bocca secca, nausea, problemi di urinazione, episodi di convulsione e tachicardia.
In caso di sovradosaggio si può andare incontro a diarrea, capogiri, senso di confusione, ritenzione urinaria e malessere generale.