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Aripiprazolo

Abilify, Abilify Maintena e altri


Indicazioni - Quali sono le indicazioni terapeutiche di Aripiprazolo?

L’aripiprazolo è indicato per il trattamento della schizofrenia in pazienti adulti e pediatrici. (leggi)

Posologia - Qual è la posologia di Aripiprazolo?

Riportiamo di seguito la posologia dell’aripiprazolo nelle diverse indicazioni terapeutiche. (leggi)

Controindicazioni - Quando non si deve usare Aripiprazolo?

L’aripiprazolo è controindicato in caso di ipersensibilità. (leggi)

Avvertenze - Quali informazioni conoscere prima di usare Aripiprazolo?

Gli antipsicotici, compreso aripiprazolo, possono indurre sindrome neurolettica maligna, caratterizzata da aumento della temperatura corporea, rigidità muscolare, stato mentale alterato, instabilità di alcuni segni vitali. (leggi)

Interazioni - Quali sono le interazioni farmacologiche di Aripiprazolo?

L’aripiprazolo è metabolizzato dagli enzimi citocromiali CYP2D6 e CYP3A4 pertanto i farmaci che inibiscono/inducono questi enzimi possono modificare la farmacocinetica dell’antipsicotico. (leggi)

Effetti collaterali - Quali sono gli effetti collaterali di Aripiprazolo?

Negli studi clinici controllati con placebo, le reazioni avverse più frequenti associate ad aripiprazolo sono state acatisia e nausea. (leggi)

Tossicità - Qual è la tossicità di Aripiprazolo?

La somministrazione accidentale di 1260 mg (42 volte la massima dose raccomandata) di aripiprazolo in pazienti adulti e di 195 mg in pazienti pediatrici non ha causato la morte del paziente. (leggi)

Farmacologia - Come agisce Aripiprazolo?

L’aripiprazolo è un antipsicotico atipico di seconda generazione, approvato nel 2002 negli USA e dal 2005 disponibile in Italia. (leggi)

Farmacocinetica - Qual è il profilo farmacocinetico di Aripiprazolo?

L’aripiprazolo orale presenta un profilo farmacocinetico lineare nel range di dosaggio 5-30 mg/die. (leggi)

Classificazione - Qual è la formula di struttura di Aripiprazolo?

La formula bruta di aripiprazolo è C23H27Cl2N3O2 (leggi)

Bibliografia - Quali fonti bibliografiche per Aripiprazolo?

Le informazioni contenute nella ricerca Pharmamedix dedicata all’aripiprazolo sono state analizzate dalla redazione scientifica con riferimento alle fonti seguenti. (leggi)

Specialità - Quali sono le specialità medicinali che contengono Aripiprazolo?

Aripiprazolo è prescrivibile nelle specialità commerciali Aberipra, Abilify, Abilify Maintena, Aripiprazolo. (leggi)

 

L’aripiprazolo è un antipsicotico atipico (antipsicotico di seconda generazione) utilizzato nel trattamento della schizofrenia e degli episodi di mania associati al disturbo bipolare di tipo I negli adulti e nei ragazzi (negli USA l’età minima è un po’ più bassa rispetto all’Italia). Negli Stati Uniti l’aripiprazolo è approvato anche nel trattamento della depressione in aggiunta a farmaci antidepressivi e in età pediatrica nel trattamento dell’irritabilità associata al disturbo autistico e della sindrome di Tourette. Nei bambini e negli adolescenti spesso l’aripiprazolo è utilizzato per condizioni non autorizzate (uso off label), caratterizzate da disturbi psicotici. Negli adulti è utilizzato per trattare anche le psicosi associate al Parkinson o a demenza, anche se in quest’ultimo caso l’antipsicotico può aumentare il rischio di ictus e di declino cognitivo.

L’aripiprazolo è disponibile per somministrazione orale (5-30 mg/die), intramuscolare standard (5,25-15 mg) e intramuscolare a rilascio prolungato, da somministrare una volta al mese (300-400 mg).

La formulazione depot è indicata per la terapia di mantenimento della schizofrenia cronica e per la terapia in acuto e di mantenimento del disturbo bipolate di tipo I nei pazienti con scarsa aderenza alla terapia o in quelli che presentano difficoltà a tollerare la terapia orale.

La dose di aripiprazolo va individualizzata a seconda della risposta del paziente (che include anche il polimorfismo di CYP2D6), della co-somministrazione di altri farmaci che possono influenzare la risposta farmacologica (interazione farmacodinamica) o il metabolismo (interazione farmacocinetica) dell’aripiprazolo.

L’aripiprazolo presenta un profilo farmacologico complesso: si comporta come agonista parziale sui recettori dopaminergici D2 e serotoninergici 5HT1A e come antagonista sui recettori serotoninergici 5HT2A. Questa diversa attività recettoriale si traduce in un effetto stabilizzante sulla trasmissione dopaminergica nelle aree mesolimbica (area tegmentale ventrale, nucleo accumbens) e nella corteccia prefrontale con effetti positivi sui sintomi positivi, negativi e cognitivi della schizofrenia. Il particolare meccanismo d’azione dell’aripiprazolo fa si che il farmaco eserciti una sorta di agonismo/antagonismo funzionale nell’aree, rispettivamente, caratterizzate da ipoattività e iperattività dopaminergica e non influisca più di tanto nell’aree (nigrostriatale, tuberoinfundibulare) dove la concentrazione di dopamina è fisiologica (minor effetti collaterali extrapiramidali, minor rischio di iperprolattinemia).

Dal punto di vista della tollerabilità, l’aripiprazolo è associato ad una minor incidenza di sintomi extrapiramidali, sintomi metabolici (incremento peso corporeo, ipercolesterolemia, alterazione dei valori di glicemia) e iperprolattinemia rispetto agli altri antipsicotici di seconda generazione (clozapina, olanzapina, risperidone, queatiapina). I pazienti in età pediatrica sono più suscettibili rispetto agli adulti ai sintomi extrapiramidali, all’incremento ponderale e agli effetti metabolici dell’aripiprazolo. Altri possibili effetti collaterali comprendono akatisia, sonnolenza, nausea, vomito. Effetti avversi rari comprendono la sindrome neurolettica maligna, tossicità epatica, convulsioni e agranulocitosi. Recentemente è stata evidenziata un’associazione tra uso di aripiprazolo e comportamenti compulsivi (sesso, gioco d’azzardo, alimentazione, shopping).