Il 5-fluorouracile è indicato per il trattamento palliativo del carcinoma della mammella, del colon, del retto, dello stomaco, e del pancreas in pazienti adulti non trattabili per via chirurgica o con altri mezzi. (leggi)
Riportiamo di seguito la posologia del 5-fluorouracile nelle diverse indicazioni terapeutiche. (leggi)
Il 5-fluorouracile è controindicato in caso di ipersensibilità. (leggi)
La somministrazione di 5-fluorouracile avviene per via endovenosa con ospedalizzazione del paziente. (leggi)
L’acido folinico, spesso utilizzato sotto forma di calcio folinato, rende più stabile il legame del 5-fluorouracile con l’enzima endogeno timidilato sintetasi, potenziandone gli effetti citotossici (interazione farmacodinamica). (leggi)
Gli effetti collaterali di una terapia con farmaci antitumorali possono essere distinti in effetti collaterali che compaiono quasi subito (tossicità acuta) o dopo qualche tempo (tossicità precoce e tossicità tardiva). (leggi)
E’ difficile che si verifichi un sovradosaggio con il 5-flurouracile a causa della sua modalità di somministrazione. (leggi)
Il 5-fluorouracile è un antimetabolita, analogo delle basi pirimidiniche. (leggi)
Dopo somministrazione endovena, il 5-fluorouracile si distribuisce diffusamente nei tessuti dell’organismo incluso quello tumorale. (leggi)
La formula bruta del 5-fluorouracile è C4H3FN2O2. (leggi)
Le informazioni contenute nella ricerca Pharmamedix dedicata al 5-fluorouracile sono state analizzate dalla redazione scientifica con riferimento alle fonti seguenti. (leggi)
5-Fluorouracile è prescrivibile nelle specialità commerciali Fluorouracile, Tolerak, Actikerall. (leggi)
Il 5-fluorouracile (5-FU), analogo della pirimidina, è un chemioterapico antitumorale, spesso usato in oncologia in alcuni protocolli internazionali, dei quali il più usato è il FOLFOX (5-fluorouracile, acido folinico, oxaliplatino).
Il 5-fluorouracile è un antimetabolita, perché interferisce con la normale sintesi degli acidi nucleici a livello della cellula tumorale, fungendo da substrato per uno degli enzimi coinvolti della biosintesi del DNA (timidilato sintetasi) e impedendone in questo modo la normale replicazione.
Il 5-fluorouracile è usato da solo o in associazione per il trattamento di diversi tumori solidi, in particolare per il carcinoma del colon-retto, della mammella, dello stomaco e del pancreas, in pazienti selezionati, non trattabili per via chirurgica, o come terapia adiuvante al trattamento chirurgico. Il 5-fluorouracile è usato off label (indicazioni terapeutiche non autorizzate, non comprese cioè in scheda tecnica, ma consolidate perché sostenute da evidenze scientifiche) per il trattamento di diversi tumori solidi; studi clinici ne hanno valutato l’efficacia nel trattamento del carcinoma nasofaringeo, dei tumori maligni del fegato, del carcinoma del rene a cellule chiare, delle neoplasie intraepiteliali della cervice.
Come tutti i farmaci somministrati per via endovenosa, le fiale contenenti il 5-fluorouracile devono essere preferibilmente ispezionate visivamente prima di ogni infusione, sempre che il contenitore e la soluzione lo permettano, in modo da verificare che la soluzione sia limpida, priva di impurità o alterazioni dovuta a instabilità del farmaco.
La dose di 5-fluorouracile impiegata nella maggior parte dei pazienti è di 12 mg/kg di peso corporeo da somministrare una volta al giorno per quattro giorni successivi. La dose giornaliera non dovrebbe superare gli 800 mg, e i clinici in genere mantengono un dosaggio leggermente inferiore. Se non compare tossicità legata all’antitumorale, possono essere somministrati ulteriori 6 mg/kg nella sesta, ottava, decima e dodicesima giornata ma mai nella quinta, settima, nona e undicesima giornata. La terapia deve essere sospesa con l’ultima dose in 12esima giornata anche in assenza di tossicità. Durante il primo trattamento col 5-fluorouracile i pazienti devono essere ospedalizzati per essere monitorati da personale esperto.
Nei pazienti che presentano un deperimento dello stato di salute (pazienti defedati) o potenzialmente esposti ad una maggior rischio di tossicità da antitumorale, il 5-fluoruracile può essere somministrato ad un dosaggio iniziale inferiore, pari 6 mg/kg di peso corporeo al giorno per tre giorni consecutivi, quindi, in assenza di aventi avversi correlabili al farmaco, si procede con la somministrazione di altri 3 mg/kg in quinta, settima e nona giornata. In questo caso la terapia con il 5-fluorouracile non deve essere somministrata nella quarta, sesta e ottava giornata e, in ogni caso, non dovrebbero essere superati i 400 mg al giorno.
I pazienti, che hanno tollerato il primo ciclo di terapia con il 5-fluorouracile, possono proseguire con la fase di mantenimento secondo il protocollo adottato.
Il 5-fluorouracile non è raccomandato nei pazienti pediatrici poiché non sono ancora state sufficientemente stabilite la sicurezza e l’efficacia del farmaco.
Nei pazienti anziani (età > 65 anni) può verificarsi una riduzione fisiologica della funzionalità renale che può richiedere un aggiustamento del dosaggio del 5-fluorouracile.
Il 5-fluorouracile può essere somministrato in associazione ad altri farmaci chemioterapici citotossici. In questo caso i diversi farmaci devono essere somministrati sempre in doppia via, mai miscelati nello stesso contenitore. Le soluzioni di 5-fluorouracile sono basiche, ad esse non vanno mai addizionate soluzioni acide.
Il 5-fluorouracile non va mai somministrato in associazione con carboplatino, cisplatino, citarabina, diazepam, doxorubicina e metotrexato.
Il 5-fluorouracile è controindicato in pazienti con ipersensibilità al principio attivo, in pazienti in stato di denutrizione, in pazienti con ridotta funzionalità del midollo osseo, in pazienti affetti da gravi infezioni.
Il 5-fluorouracile è controindicato in gravidanza e durante l’allattamento.
La somministrazione di 5-fluorouracile avviene per via endovenosa con ospedalizzazione del paziente. La durata del trattamento è variabile, la terapia iniziale standard è di 12 giorni, a cui segue una fase di mantenimento: alcuni pazienti hanno ricevuto dai 9 ai 45 cicli di trattamento per un periodo di 12-60 mesi.
Il 5-fluorouracile è un farmaco con elevata tossicità.
Induce leucopenia (riduzione della conta dei globuli bianchi inferiore al valore di 3500 cellule per microlitro di sangue verso il 7°-14° giorno durante il primo ciclo di terapia).
Tra gli effetti indesiderati possono comparire diarrea, feci acquose o frequenti movimenti intestinali. Tali sintomi rappresentano segni di tossicità del farmaco e determinano generalmente l’interruzione della terapia, che può essere ripresa, alla loro scomparsa, con dosaggi inferiori.
Il 5-fluorouracile può indurre sanguinamento intestinale come conseguenza della trombocitopenia, ovvero riduzione della conta delle piastrine a valori inferiori a 150mila unità per microlitro di sangue (in un adulto sano la concentrazione delle piastrine è compresa fra 150mila e 450mila per microlitro di sangue).
Durante la terapia con 5-fluorouracile sono frequenti le stomatiti, processi infiammatori del cavo orale, e le esofagofaringiti, processi infiammatori dell’esofaringe; anche in questi casi è opportuno interrompere, in misura precauzionale, la terapia.
Il vomito può essere trattato con antiemetici.
Altri effetti collaterali osservati comprendono anemia, tromboflebiti, angina, ischemia miocardica, sclerosi epatiche ed extraepatiche. A livello centrale possono comparire letargia, sindrome cerebellare acuta, cefalea, disturbi psichiatrici, euforia, confusione. Molti pazienti hanno mostrato fotosensibilità, casi di eritemi o aumentata pigmentazione, lacrimazione, riduzione dell’acuità visiva, fotofobia, alopecia, alterazione delle unghie, epistassi.
Fra le complicazioni infusionali si possono verificare: aneurisma arterioso, ischemia arteriosa, trombosi arteriosa, ostruzione della cannula, sanguinamento in sede della cannula, possibile stravaso, embolia, fibromiositi, ascessi.
Il 5-fluorouracile interagisce con il calcio levofolinato aumentandone la tossicità, perché favorisce il legame del farmaco con l’enzima substrato; per questo viene utilizzato nel protocollo FOLFOX (5-fluorouracile, acido folinico, oxaliplatino).
Il 5-fluorouracile può ridurre la capacità di risposta anticorpale del paziente e questo deve essere tenuto presente in caso di vaccinazione. Inoltre in caso di vaccini a virus vivo attenuato potrebbe verificarsi un potenziamento della replicazione virale con un aumento del rischio di effetti collaterali del vaccino. Le vaccinazioni devono pertanto essere rimandate a quando la risposta anticorpale del paziente potrà essere adeguata e questo può richiedere, indicativamente, da 3 a 12 mesi di tempo dopo il trattamento con 5-fluorouracile.
È difficile che si verifichi un sovradosaggio con il 5-flurouracile a causa delle modalità di somministrazione. I sintomi indicativi di sovradosaggio comprendono nausea, vomito, diarrea, ulcerazioni gastrointestinali, sanguinamento, diminuzione della funzionalità midollare, trombocitopenia, leucopenia. Non si conoscono antidoti specifici. Per questo in caso di sovradosaggio è necessario monitorare il paziente e intervenire là dove la sintomatologia lo richiede.
Il potenziale cancerogeno del 5-fluorouracile non è stato determinato perché non sono stati condotti studi a lungo termine negli animali. In diversi studi preclinici, su animali, della durata fino a 12 mesi non sono stati osservati effetti cancerogeni associati al 5-fluorouracile somministrato per via orale o per via parenterale.
Il 5-fluorouracile è somministrato per infusione endovenosa. In seguito alla somministrazione endovenosa il farmaco si distribuisce diffusamente nell’organismo, inclusi i tessuti tumorali dove presenta concentrazioni più elevate rispetto agli altri tessuti (studi preclinici e sull’uomo). Nonostante sia poco liposolubile, il 5-fluorouracile passa attraverso la barriera ematoencefalica e si distribuisce nel liquido cerebrospinale e nel tessuto cerebrale. Nel ratto, il farmaco attraversa la placenta; non è noto se venga escreto nel latte materno. L’eliminazione del 5-fluorouracile dal plasma è di circa 16 minuti, con un range di 8-20 minuti, ed è dose dipendente.