Come si diagnostica il Tumore del seno?
Per quanto esistano alcuni segni clinici che possono suggerire la presenza di una patologia mammaria, nella maggioranza dei casi il tumore al seno viene diagnosticato a partire dall’esecuzione di una mammografia, nell’ambito del programma di screening attivo sul territorio nazionale. Il riscontro di una lesione sospetta alla mammografia non è di per sé sufficiente per la diagnosi di tumore della mammella, e richiede l’esecuzione di ulteriori indagini. Per ottenere la conferma della diagnosi di tumore al seno è necessaria l’esecuzione di una biopsia o di un agoaspirato.
Generalmente il carcinoma della mammella in fase iniziale non è sintomatico, per tale ragione la maggioranza dei tumori al seno viene diagnosticata in seguito all’esecuzione di una mammografia nell’ambito del programma di screening, attivato sul territorio nazionale a scopo di prevenzione del tumore del seno.
Il riscontro di una lesione sospetta alla mammografia non è sufficiente per la diagnosi di tumore della mammella, e richiede lo svolgimento di esami di approfondimento. Vengono quindi eseguiti un’ecografia e una visita senologica. La visita senologica è un esame clinico della mammella svolto dal medico senologo, che valuta anche lo stato dei linfonodi ascellari, per intercettare eventuali ingrossamenti linfonodali o noduli.
Se queste ulteriori indagini confermano il sospetto di neoplasia, si procede con l’esecuzione di un agoaspirato o di una biopsia, che consistono rispettivamente nel prelievo di poche cellule o di una piccola porzione di tessuto dalla lesione sospetta. L’analisi al microscopio di quanto prelevato permette la conferma della diagnosi effettiva di tumore al seno.
Nonostante la maggior parte dei tumori al seno siano asintomatici alla diagnosi, in alcuni casi la diagnosi di carcinoma avviene in seguito alla comparsa di segni suggestivi di patologia mammaria (tra cui noduli del seno, secrezioni dal capezzolo, alterazioni cutanee localizzate, ingrossamento dei linfonodi ascellari, etc). Segni di questo genere non sempre sono dovuti ad una neoplasia maligna, ma proprio per escludere la presenza di un carcinoma, in caso di loro comparsa è importante eseguire indagini di approfondimento.
Le donne sintomatiche, analogamente alle donne che partecipano al programma di screening, eseguono prima una mammografia, quindi ecografia e visita senologica in caso sia riscontrata alla mammografia una lesione sospetta.
Solo nel caso di donne sintomatiche con età inferiore ai 40 anni l’ecografia precede la mammografia, che viene eseguita solo quando necessario. Ciò dipende dalla diversa composizione della ghiandola mammaria delle donne più giovani che, rispetto alle donne in età avanzata, è più densa ed ha una minor componente adiposa, quindi risulta meglio esaminabile mediante ecografia.
Anche in questi casi, la conferma della diagnosi di tumore richiede l’esecuzione di agoaspirato o biopsia della lesione, con successiva analisi al microscopio del tessuto prelevato (AIOM, 2019a; AIOM, 2020a).