Quali sono i sintomi della Sindrome di Hashimoto?
I sintomi della sindrome di Hashimoto comprendono:
I sintomi della sindrome di Hashimoto sono correlati alla diminuzione dei processi metabolici dell’organismo ed è per questo che la diminuzione di ormoni tiroidei colpisce la maggior parte degli organi. Sintomi comuni sono: fatica, aumento di peso, rallentamento del transito intestinale e costipazione, aumentata sensibilità al freddo, depressione, affaticamento mentale, infertilità, mestruazioni irregolari, aumento di colesterolo e trigliceridi, fatica muscolare, bradicardia, ipertensione, gonfiore facciale (Brunton, 2017; Caturegli et al., 2014). Il gozzo non è necessariamente presente. Sintomi locali sono correlati alla compressione delle strutture vicine alla ghiandola tiroidea con conseguente disfonia, dispnea e disfagia (Caturegli et al., 2014). I sintomi a livello sistemico sono vari vista l’ampia azione degli ormoni tiroidei nell’organismo e possono essere cutanei, cardiovascolari gastrointestinali, neurologici, legati al sistema riproduttivo, psichiatrici, muscoloscheletrici. A livello cutaneo si osserva aumentata sensibilità al freddo, gonfiore diffuso, secchezza della pelle, capelli e unghie fragili e fini; a livello gastrointestinale, rallentamento del transito intestinale, costipazione e maggiore possibilità di sviluppare la gastrite autoimmune; a livello cerebrale, depressione, affaticamento mentale, sonnolenza e cefalea; a livello riproduttivo, mestruazioni irregolari e una maggiore possibilità di aborti; a livello metabolico, aumento di colesterolo e diminuzione dei livelli di glucosio nel sangue, aumento di peso. A livello cardiovascolare e muscoloscheletrico si osservano bradicardia, ipertensione, fatica muscolare (Brunton, 2017; Caturegli et al., 2014).
La sindrome di Hashimoto può essere presente anche in maniera silente e asintomatica, ossia senza la presenza clinica del gozzo o dei sintomi dell’ipotiroidismo e in questo caso si parla di ipotiroidismo subclinico. L’ipotiroidismo subclinico è caratterizzato dalla presenza di anticorpi anti-TBO e anti-TG, alti livelli di TSH ma livelli degli ormoni tiroidei nella norma, per questo di solito questa condizione è asintomatica per cui il paziente può non rendersi conto dello sviluppo della malattia. Questo aspetto, la mancata consapevolezza di malattia, assume particolare importanza nelle donne desiderose di una gravidanza, poiché per l’attecchimento e lo sviluppo del feto è necessario un buon funzionamento della tiroide (Alexander et al., 2017; Garber et al., 2012).
L’ipotiroidismo può evolvere da subclinico a conclamato nel giro di molti anni con il progredire della malattia (Fiore et al., 2014; Garber et al., 2012). L’evoluzione della malattia è infatti lenta, e molti pazienti con sindrome di Hashimoto, pur avendo inizialmente alti livelli di anticorpi nel sangue, sono asintomatici. Nonostante l’asintomaticità, la malattia causa un danneggiamento cronico della tiroide per cui molti pazienti sviluppano con il tempo i sintomi dell’ipotiroidismo, e questo segna il passaggio dalla condizione subclinica a quella conclamata.