Come si diagnostica la Sindrome di Hashimoto?
Gli esami disponibili per diagnosticare la sindrome di Hashimoto:
La diagnosi di sindrome di Hashimoto conclamata è data da elevati livelli sierici di TSH (ormone tireostimolante) e di ormoni tiroidei liberi (FT3 e FT4). Gli anticorpi anti-tireoglobulina (anticorpi anti TG) e anticorpi anti-tireoperossidasi (anticorpi anti TPO) sono rilevabili nel 95% dei pazienti e confermano la presenza di una malattia autoimmune. L’ecografia e la scintigrafia sono un utile completamento per la valutazione del caso clinico.
Per la diagnosi della tiroidite di Hashimoto imprescindibile è la presenza di anticorpi anti tiroidei nel sangue e i livelli di TSH sopra la norma, mentre la presenza del gozzo, la riduzione degli ormoni tiroidei e i sintomi dell’ipotiroidismo non devono essere necessariamente presenti per la diagnosi poiché nella prima fase della malattia possono ancora non manifestarsi (ipotiroidismo subclinico). Sono comuni i casi in cui la malattia viene scoperta casualmente durante screening di routine, anche prima che il paziente lamenti i sintomi dell’ipotiroidismo o durante indagini volte a capire la causa di sintomi non specifici come sonnolenza, stanchezza, aumento del colesterolo o irregolarità mestruali. Generalmente, in questi pazienti si registra un aumento di TSH sierico, con livelli piu alti rispetto al range di riferimento, positività agli anticorpi tiroidei e livelli normali di ormoni tiroidei (Garber et al., 2012).