Salmonellosi
Avvertenze
Cosa chiedere al medico e al farmacista sulla Salmonellosi?
Se ritieni di avere i sintomi della salmonellosi, o se a qualcuno dei tuoi familiari è stata diagnosticata la salmonellosi, parlane con il tuo medico di fiducia.
Ecco alcune domande che potresti porre.
- Qualora abbia la salmonellosi ci sono esami a cui dovrei sottopormi?
- Qualora abbia la salmonellosi ci sono precauzioni che dovrei osservare nel contatto con i miei familiari?
- Per quanto tempo durerà la malattia?
- Devo seguire una dieta particolare?
- C’è qualcosa sulla salmonellosi che dovrei sapere?
- A quali complicanze posso andare incontro?
- Cosa devo fare per evitare il ripetersi di altri episodi di salmonellosi?
Con il termine salmonellosi si indica un’infezione intestinale da parte di un batterio del genere Salmonella di tipo non tifoideo. Nella maggior parte dei casi è dovuta a un’intossicazione alimentare e si manifesta con sintomi gastroenterici (soprattutto diarrea), che durano qualche giorno.
In Italia la salmonellosi è elencata tra le malattie soggette a notifica obbligatoria di seconda classe, perciò il medico, ogni qualvolta si presenta un caso, deve segnalarlo all’Azienda Sanitaria Locale (ASL) (Ministero della Salute, 2016).
È noto che il batterio salmonella viene escreto e si ritrova nelle feci del paziente per circa un mese dopo l’infezione, perciò è importante, durante questo periodo di tempo, incrementare le misure igieniche per evitare una seconda infezione. Ciò è particolarmente importante per coloro che lavorano a contatto con il cibo (ad es. presso ristoranti, industrie di produzione alimentare), poiché altrimenti aumenterebbe il rischio di sviluppo di un’epidemia (Hohmann, 2001).
Sebbene l’agente eziologico della patologia sia un batterio, il trattamento con antibiotici non è consigliato. Si raccomanda, invece, di rimanere a riposo e bere molto per mantenersi adeguatamente idratati, dato che vengono persi molti liquidi.
La salmonellosi può rappresentare un pericolo per neonati e pazienti immunocompromessi, perché sono a maggiore rischio di sviluppo di batteriemia (presenza del batterio nel sangue). Soprattutto in questi casi è, perciò, molto importante consultare il medico e adottare gli interventi necessari per prevenire la diffusione dell’infezione nel sangue.
Nota:
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