Come prevenire la Psoriasi?
La psoriasi è una malattia cronica, a carattere autoimmunitario, multifattoriale. Non è possibile pertanto “prevenire“ la psoriasi, ma dato il suo andamento cronico-recidivante, è possibile limitare o circoscrivere i fattori che possono scatenare una recrudescenza della malattia. E’ possibile cioè attuare quella che viene chiamata “prevenzione terziaria“.
I fattori che possono scatenare o esacerbare la psoriasi comprendono:
• Stress. Evitare situazioni di forte stress psicologico e/o emotivo; queste condizione infatti possono favorire la comparsa della psoriasi o un peggioramento della malattia.
• Terapie farmacologiche. Alcuni farmaci sono noti per indurre o peggiorare la psoriasi: litio, sali d’oro, antimalarici, salicilati, indometacina, beta-bloccanti.
• Infezioni delle alte vie respiratorie. Le infezioni respiratorie sostenute da streptococco possono provocare o esacerbare la psoriasi in particolare nei pazienti pediatrici (psoriasi guttata): evitare quindi tutte le situazioni o condizioni di rischio.
• Prurito. Il prurito è il sintomo più frequente associato alla psoriasi. Evitare quanto più possibile di grattare le lesioni per ridurre l’infiltrazione e il conseguente peggioramento della malattia.
• Uso di detergenti per il corpo. L’impiego di detergenti per l’igiene del corpo tende ad accentuare la desquamazione e il prurito della cute peggiorando il quadro sintomatico. Evitare l’uso di saponi, detergenti, cosmetici e profumi. Questa indicazione deve essere estesa anche al trattamento dei capelli in caso di psoriasi localizzata al capillizio. Per lavarsi i capelli sarebbe preferibile utilizzare creme da lavaggio prive di laurilsolfato in alternativa allo shampoo perchè anche nel caso di shampoo medicati la presenza di tensioattivi, che esercitano un’azione irritante sulla cute lesa, in parte antagonizza i possibili benefici clinici di questo tipo di shampoo.
• Abbigliamento. Preferire indumenti di cotone piuttosto che di lana o in fibra sintetica perchè meno irritanti per la pelle.
• Consumo di alcool o tabacco. Sia l’alcool sia il fumo tendono a peggiorare la psoriasi. Il fumo aumenta del doppio il rischio di scatenare la psoriasi (Naldi, Rebora, 2006).
• Variazione repentina del peso corporeo. Il rischio di psoriasi aumenta progressivamente con l’aumento dell’indice di massa corporea (BMI, Body Mass Index) (Naldi, Rebora, 2006).
• Alimentazione. Ridurre il consumo di cibi “calorigeni“ (che generano calore) quali carne, insaccati, uova, latte e derivati (in particolare formaggi stagionati), grassi animali, zucchero, sale. Preferire pasta, pasta integrale, riso, legumi, pesce (per l’elevato contenuto in acidi grassi polinsaturi omega-3). Per quanto riguarda la verdura è consigliata quella “amara“ come cicoria, radicchio, crescione e zucca amara, mentre sono da evitare o comunque da consumare in quantità limitata melanzane, pomodori crudi, peperoni crudi e cotti, carciofi. Come frutta evitare frutti di bosco, mele crude e cachi.
• Acqua. Consumare almeno 2 litri di acqua al giorno per favorire l’idratazione della pelle.
• Sole. Esporsi al sole gradualmente per evitare irritazione o ustioni della pelle che andrebbero ad aggravare una situazione già compromessa o in equilibrio precario. Il sole, di per sè, può essere considerato un valido alleato per la pelle affetta da psoriasi in circa l’80% dei casi (alcune forme di psoriasi tendono però a peggiorare con l’esposizione al sole). I raggi solari infatti sono formati oltre che da radiazioni visibili e infrarosse, da raggi UV analoghi a quelli impiegate nella fototerapia (UVA e UVB); stimolano inoltre la sintesi di vitamina D che ha azione antipsoriasica (i derivati della vitamina D sono impiegati nella cura topica della psoriasi). Non utilizzare filtri solari che schermerebbero i raggi UV, ma esporsi gradualmente al sole nelle ore meno calde e meno pericolose (non oltre le 11.00 e dopo le 15.00) per evitare scottature e, sul lungo periodo, il rischio di tumore della pelle.
• Clima. La psoriasi tende a peggiorare in primavera o in climi umidi.