Come si diagnostica la Psoriasi?
Gli esami disponibili per diagnosticare la psoriasi sono:
• esame obiettivo della pelle
• grattamento metodico di Brocq (segno della goccia di cera, evidenziazione della membrana di Dunkan Bulkley, segno di Auspitz)
• fenomeno di Koebner
• scraping cutaneo
• biopsia della cute
La psoriasi viene diagnosticata con l’esame clinico della pelle effettuata da un medico specializzato (dermatologo). La psoriasi può essere inizialmente confusa con altre malattie della pelle: dermatite seborroica, dermatofitosi, eczema, pitiriasi rosea, sifilide secondaria, lupus eritematoso cutaneo, lichen ruber planus, carcinoma squamocellulare.
Il grattamento metodico di Brocq è una manovra diagnostica che evidenzia il segno della goccia di cera, cioè l’imbiancamento repentino della placca psoriasica dovuto alla penetrazione di aria fra una squama e l’altra e, dopo l’asportazione completa delle squame, una superficie lucida e rosea, detta membrana di Ducan-Bulkley, che se grattata rivela il segno di Auspitz.
Il segno di Auspitz o segno della “rugiada sanguigna“ consiste nella formazione di piccoli puntini rossi da cui si vedono fuoriuscire piccole goccioline di sangue dopo aver grattato la lesione ed eliminato la componente squamosa. Il segno di Auspitz è dovuto all’alterazione dello strato epidermico della pelle e al conseguente posizionamento, più superficiale, rispetto alla cute integra delle papille dermiche, ricche in vasi capillari (il derma è lo strato sottostante l’epidermide).
Il fenomeno di Koebner è un isomorfismo reattivo: determina la comparsa di chiazze di psoriasi dopo trauma fisico, come grattamento, ustione, cicatrice dovuta ad intervento chirurgico. Il fenomeno di Koebner non è specifico solo della psoriasi.
La diagnosi di psoriasi può essere confermata con la biopsia della pelle che consiste nel prelievo di una porzione di tessuto cutaneo per l’analisi istologica. In genere l’esame del tessuto rivela degli elementi caratteristici che permette di confermare o escludere la presenza di psoriasi; in alcuni casi di lesioni anomale, la biopsia cutanea però può risultare poco significativa.
Lo scraping cutaneo consiste nello strofinare con un tampone il fondo della lesione cutanea per verificare l’eventuale presenza di microrganismi patogeni. Il tampone infatti viene lasciato a contatto con un terreno di cultura idoneo allo sviluppo dei microrganismi per un determinato periodo di tempo. Il test viene utilizzato per la diagnosi differenziale della psoriasi rispetto a patologie della pelle di origine infettiva.