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Parotite

Avvertenze

Cosa chiedere al medico e al farmacista sulla Parotite?

Se ritieni di avere i sintomi della parotite, o se a qualcuno dei tuoi familiari è stata diagnosticata la parotite, parlane con il tuo medico di fiducia.

Ecco alcune domande che potresti porre.

La parotite, chiamata anche comunemente “orecchioni”, è un’infezione virale che colpisce in genere le ghiandole salivari, in particolare le parotidi. Si trasmette con le gocce di saliva infette o tramite le secrezioni nasofaringee, da qualche giorno prima a circa una settimana dopo la comparsa dei sintomi.

Il sintomo tipico della parotite è l’ingrossamento delle parotidi che provoca dolore soprattutto quando il paziente deglutisce o mastica (le ghiandole parotidi si trovano in corrispondenza dell’angolo mandibolare sotto l’orecchio). La tumefazione ghiandolare è preceduta da febbre, mal di testa, malessere generalizzato e perdita di appetito. La malattia si risolve spontaneamente nel giro di un paio di settimane.

Il virus della parotite presenta un specifico trofismo per il tessuto nervoso. Circa la metà dei pazienti con parotite presenta positività al virus nel tessuto nervoso centrale, ma solo nell’1-10% dei pazienti si sviluppa meningite (complicanza neurologica più frequente) e fino allo 0,3% encefalite. Altre complicanze comuni nei pazienti con parotite sono l’orchite (infiammazione dei testicoli) nei ragazzi in età postpuberale (fino al 38%), l’ovarite (infiammazione delle ovaie) nelle ragazze in età postpuberale (5-7%) e la pancreatite (4%). Più raramente possono subentrare problemi a livello cardiaco, renale, oftalmico e muscoloarticolare. La presenza del virus della parotite a livello neurologico può dare problemi di udito che possono sfociare in sordità sensoriale.

Non sono disponibili farmaci specifici per la parotite (il trattamento è sintomatico), ma è disponibile un vaccino per prevenire la malattia che conferisce immunità permanente. Il vaccino è offerto gratuitamente ai bambini nel secondo anno di vita, da ripetere (2° dose) a 5-6 anni (Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019). In Italia, il vaccino per la parotite è disponibile in associazione a quello per il morbillo e la rosolia (vaccino trivalente MPR) oppure in associazione a quello per morbillo, rosolia e varicella (vaccino tetravalente MPRV).

Per evitare il contagio dell’infezione, soprattutto in età prescolare o scolare che costituiscono le fasce di età più suscettibili, si raccomanda l’isolamento del paziente infetto, dalla scuola o dal lavoro, per almeno 5 giorni dall’esordio dei sintomi (Giacomet, Zuccotti, 2014).


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