Malattia di Crohn
Avvertenze
Cosa chiedere al medico e al farmacista sulla Malattia di Crohn?
Se ritieni di avere i sintomi della malattia di Crohn, o se a qualcuno dei tuoi familiari è stata diagnosticata la malattia di Crohn, parlane con il tuo medico di fiducia.
Ecco alcune domande che potresti porre.
- Qualora abbia la malattia di Crohn ci sono esami a cui dovrei sottopormi?
- Qualora abbia la malattia di Crohn ci sono precauzioni che dovrei osservare?
- Per quanto tempo durerà la malattia?
- Devo seguire una dieta particolare?
- C’è qualcosa sulla malattia di Crohn che dovrei sapere?
- Quali conseguenze può lasciare la malattia di Crohn?
- A quali complicanze posso andare incontro?
- Cosa devo fare per evitare il ripetersi di altri episodi di acuti?
- Devo fare una visita specialistica?
La malattia di Crohn è dovuta ad uno stato di infiammazione cronica dell’intestino la cui causa non è stata ancora chiarita. Si sa che intervengono fattori genetici e ambientali. La malattia è caratterizzata dall’alternanza di periodi di remissione e periodi di riacutizzazione che portano, nel tempo, a sviluppare complicanze (stenosi, fistole, ascessi). Il trattamento della malattia di Crohn, farmacologico e/o chirurgico, è finalizzato a prolungare i periodi di remissione e ad evitare/ritardare la comparsa di complicanze. Al momento non esiste una cura che possa portare a guarigione dalla malattia.
L’alimentazione ha un ruolo importante nella gestione della malattia di Crohn perché può alleviare i sintomi e alcuni dei disturbi associati alla patologia. Colpendo l’intestino, infatti, la malattia influenza negativamente i processi digestivi e di assorbimento delle sostanze nutritive provocando carenza di nutrienti per malassorbimento (folati, zinco, magnesio, calcio, vitamina A, B12, D, E, K), anemia (da carenza di ferro), inappetenza e perdita di peso. Spesso i pazienti lamentano intolleranza al lattosio e al glutine. La malnutrizione può essere causata anche dalle terapie farmacologiche che possono ridurre l’assunzione di specifici nutrienti.
La Società Europea per la Nutrizione Clinica (ESPEN), sulla base delle evidenze cliniche, ha elencato alcune raccomandazioni per il paziente con malattia di Crohn (Forbes et al., 2017):
- Sottoporre il paziente a controllo nutrizionale da parte di professionisti fin dall’inizio della diagnosi per ridurre il rischio di malnutrizione
- Procedere con l’integrazione di ferro, orale o parenterale, in pazienti con anemia da carenza di ferro
- Aumentare l’apporto di proteine nella dieta (da 1 a 1,2-1,5 g proteine per kg peso corporeo) durante le fasi attive di malattia
- Non ricorrere alle diete di esclusione per ottenere la remissione della malattia di Crohn
- Mantenere l’idratazione del paziente per ridurre il rischio di eventi tromboembolici
- Monitorare i livelli di calcio e vitamina D nel sangue nei pazienti con malattia attiva e/o in terapia con corticosteroidi per evitare il rischio di osteopenia o osteoporosi
- Integrare la vitamina B12 nei pazienti sottoposti a resezione chirurgica dell’ileo per tratti maggiori di 20 cm
- Monitorare il livello di ferro e acido folico in gravidanza e durante l’allattamento
- Supportare l’allattamento al seno perché riduce il rischio di malattia di Crohn nel bambino
- Evitare una dieta ricca in fibre in fase di remissione della malattia
- Evitare il consumo di probiotici in fase attiva di malattia (permesso in fase di remissione)
- Il consumo di una dieta ricca in frutta, verdura e omega-3, ma povera in omega-6 non si associa ad un minor rischio di sviluppare il morbo di Crohn
- Controllare il peso per favorire la remissione della malattia
- Svolgere attività fisica aerobica e di endurance (reistenza fisica)
Nota:
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