Home News About us Comitato scientifico Iscriviti Utenti Etica Contenuti Guida Faq Stage Contatti
Logo Pharmamedix
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

Malaria

Avvertenze

Cosa chiedere al medico e al farmacista sulla Malaria?

Se ritieni di avere i sintomi della malaria, o se a qualcuno dei tuoi familiari è stata diagnosticata la malaria, parlane con il tuo medico di fiducia.

Ecco alcune domande che potresti porre.

La malaria è un’infezione parassitaria trasmessa dalla puntura di zanzare femmina del genere Anophales. La malattia è causata nell’uomo da cinque specie di Plasmosio: P. falciparum, P. viva, P. ovale, P. malariae e P. knowlesi. Il plasmodio una volta entrato in circolo, raggiunge in pochi minuti il fegato. Nelle cellule epatiche subisce una serie di trasformazioni e va incontro a diverse replicazioni. Questa fase dell’infezione è asintomatica. La rottura della cellula epatica libera il plasmodio che, a questo punto, va ad infettare i globuli rossi del sangue. Il plasmodio penetra nei globuli rossi dove si nutre dell’emoglobina scartando la parte della molecola legata al ferro, l’eme, che viene trasformata e accantonata in forma innocua per il plasmodio (pigmento malarico). Nel globulo rosso il plasmodio di riproduce e quando ha occupato tutto lo spazio disponibile fuoriesce con rottura della cellula ematica. Il plasmodio rilasciato è pronto per infettare altri globuli rossi. Il pigmento malarico rilasciato con la rottura del globulo rosso agisce sulle cellule che regolano la temperatura corporea e causa l’accesso febbrile caratteristico della malaria. A seconda della specie di plasmodio, la rottura dei globuli rossi infettati avviene ogni 48 o 72 ore ore determinando un andamento della febbre a picchi ciclici, indicati rispettivamente con il termine di febbre terzana o quartana.

Il P. falciparum e, più raramente, il P. knowlesi, possono causare la forma più grave di malaria (malaria severa e complicata). Il P. vivax e il P. ovale possono dare recidive a distanza di settimane o mesi dall’infezione iniziale per la presenza nelle cellule del fegato di plasmidi in forma quiescente che possono riattivarsi successivamente.

La malaria è una malattia mortale. Nel 2017, i casi stimati di malaria nel mondo (89 i paesi coinvolti) sono stati 219 milioni e 435mila le morti. In molti paesi della fascia tropicale e subtropicale la malattia è endemica e il continente più colpito è l’Africa.

La malaria è diagnosticata tramite l’emoscopia, che utilizza il miscroscopio per cercare i parassiti nel sangue, e/o i test ematici rapidi (RDTs, Rapid diagnostic tests) che sfruttando tecniche di immunocromatografia per la ricerca di specifiche proteine del plasmodio.

La terapia standard, nei paesi dove la malaria è endemica, si basa sulla associazione dei derivati dell’artemisinina (artemetere, artesunato, diidroartemisinina) con altri farmaci o associazioni di farmaci quali atovaquone/proguanil, chinina solfato o gluconato in associazione  a doxicilina oppure tetraciclina oppure clindamicina, clorochina fosfato, idrossiclorochina, meflochina, piperachina, primachina, tafenochina, sulfodoxina/pirimetamina. Due di questi farmaci, primachina e tafenochina, sono raccomandati in caso di infezione da P. vivax e P. ovale perché attivi anche sulle forme di plasmodio di queste due specie che rimangono silenti nelle cellule del fegato.

Il problema maggiore della terapia antimalarica è il rischio di farmaco-resistenza, anche crociata tra due farmaci. Molte zone dove la malaria è endemica sono ormai diventate resistenti alla clorochina, ma casi di resistenza sono stati riportati anche verso altri farmaci. La combinazione di due o più farmaci con meccanismo d’azione differente riduce il rischio di resistenza farmacologica.

Nelle zone dove la malaria è endemica la popolazione adulta sviluppa una immunità adattativa verso la malattia, dovuta alla continua esposizione, che non impedisce l’infezione, ma ne attenua la sintomatologia. Sono esclusi da questa sorta di protezione acquisita i bambini, perché il tempo di esposizione alla malattia è insufficiente per sviluppare l’immunità adattativa, le donne in gravidanza (la malaria aumenta il rischio di mortalità sia materna che fetale) e chi vive in zone dove non è presente la malaria e si sposta in zone dove invece la malattia è diffusa.

Per ridurre il rischio di malattia (profilassi) è fondamentale evitare di essere punti dagli insetti vettori dell’infezione, le zanzare anofile, (profilassi primaria) e/o evitare che l’infezione evolva a malattia conclamata (profilassi secondaria).

La profilassi primaria si attua con una serie di misure comportamentali che vanno dall’uso di vestiti che coprono la maggior parte del corpo, all’impiego di zanzariere (finestre, porte, letto) e di antiparassitari (per ambienti e per il corpo), fino ad evitare di soggiornare in ambienti aperti durante la sera e la notte (la zanzara anofile è un insetto con abitudini notturne e il rischio di essere punti è maggiore nelle ore che vanno dal tramonto all’alba).

La profilassi secondaria si basa sulla somministrazione di farmaci (chemioprofilassi) in grado di debellare i parassiti una volta che si è stati punti. La chemioprofilassi è raccomandata per chi viaggia in aree dove la malattia è endemica e, nelle aree dove è presente la malattia, per le categorie più a rischio di forme gravi di malaria, le donne in gravidanza o che allattano e i bambini in età prescolare.

Attualmente non ci sono vaccini approvati e commercializzati per la malaria. E’ in atto una sperimentazione pilota in tre paesi dell’Africa (Malawi, Ghana e Kenia) sull’uso di un vaccino per i bambini molti piccoli (5 mesi - 17 mesi) introdotto in aggiunta alle vaccinazioni pediatriche normalmente raccomandate.

Il vaccino sperimentale (RTS,S, nome commerciale Mosquirex) contiene una parte di una proteina dello sporozoita di P. falciparum fusa con l’antigene di superficie dell’epatite B (RTS) e combinata con l’antigene di superficie dell’epatite B (S). Il vaccino serve per l’immunizzazione attiva contro la malaria da P. falciparum e l’epatite B.


Nota:
Innova et Bella, nell'ambito delle proprie attivita pro bono, ha condiviso con Wikipedia, l'enciclopedia libera, un accordo di licenza gratuita relativa ai contenuti della sezione "Avvertenze" di Pharmamedix.

In particolare I&B autorizza e predispone la pubblicazione dei contenuti di questa sezione "Avvertenze", con licenza GFDL e CC-BY_SA, sulla pagina dell'enciclopedia libera alla Voce "Malaria".