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Legionella

Farmaci e terapie

Quali farmaci per la Legionella?

La terapia della legionella è farmacologica e si basa sull’impiego di antibiotici. La febbre di Pontiac, quadro clinico meno grave causato dallo stesso batterio, ha un’evoluzione benigna anche nei pazienti non trattati.

Poiché la Legionella è un batterio essenzialmente intracellulare, gli antibiotici, per essere efficaci, devono essere in grado di raggiungere concentrazioni intracellulari sufficientemente elevate.

Gli antibiotici efficaci contro L. pneumophila comprendono: macrolidi (eritromicina, claritromicina, azitromicina, roxitromicina), chinoloni (levofloxacina, ciprofloxacina, ofloxacina), tetracicline (tetraciclina, doxiciclina, minociclina), cotrimossazolo e rifampicina. Gli antibiotici appartenenti alla classe dei betalattamici (penicilline e cefalosporine), carbapenemi, aminoglicosidi e il cloramfenicolo non sono sono invece efficaci.

Sulla base dei dati di letteratura, gli antibiotici più efficaci sono risultati i macrolidi e i chinoloni. I dati in vitro indicano una superiorità dei chinoloni sui macrolidi e all’interno di questo secondo gruppo, un’efficacia che decresce da azitromicina a claritromicina e a eritromicina. I dati clinici relativi ai tre studi osservazionali con il maggior numero di casi osservati hanno evidenziato una efficacia maggiore del chinolone (essenzialmente levofloxacina) rispetto all’uso di macrolidi (claritromicina, eritromicina) nel ridurre la febbre (66 vs 97 ore, rispettivamente con il chinolone e il macrolide), la degenza ospedaliera (6,6 giorni vs 9 giorni) l’incidenza di complicanze (8,4% vs 18,5%) e la mortalità (2,1% vs 4,5%) (Blazquez Garrido et al., 2005; Sabrià et al., 2005; Mykietiuk et al., 2005). Comunque, poiché in vitro e in vivo, l’azitromicina è risultata possedere un’attività verso la Legionella paragonabile a quella dei chinoloni, nella pratica clinica azitromicina e chinoloni sono considerati equiparabili in termini di efficacia terapeutica e pertanto indicati come farmaci di prima linea. Tra i farmaci di prima linea nel trattamento della legionella, la levofloxacina, il chinolone più utilizzato, presenta alcuni vantaggi: la casistica più numerosa come farmaco anti-legionella, un’incidenza di mortalità pari a zero negli studi di registrazione del farmaco in USA e uno spettro antimicrobico più ampio rispetto agli altri farmaci anti-legionella che rende la levofloxacina efficace anche verso le infezioni che possono co-esistere nei pazienti con legionella (Linee guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi, 2015).

Di seguito riportiamo per ogni antibiotico dosi e durata del trattamento in caso di infezione da legionella (Linee guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi, 2015):

Paziente immunocompetente con polmonite da Legionella di grado lieve (classe I-III secondo il Pneumonia severity index score)

Farmaci di prima scelta

Farmaci di seconda scelta

Paziente immunocompetente con polmonite da Legionella di grado severo (classe IV-V secondo il Pneumonia severity index score) o paziente immunocompromesso con polmonite da legionella

Farmaci di prima scelta

Farmaci di seconda scelta

Farmaci di terza scelta

La durata della terapia riportata per ciscun farmaco non tiene conto di eventuali complicanze che possono insorgere durante l’infezione polmonare da Legionella. La presenza di complicanze può indurre un aumento anche significativo della durata del trattamento.

Per alcuni farmaci – levofloxacina, ciprofloxacina, claritromicina, eritromicina, rifampicina – è necessario aggiustare la posologia se il paziente presenta insufficienza renale.