Quali sono le cause della Gotta?
La gotta è una malattia infiammatoria reumatica, causata dalla formazione di cristalli di acido urico nel tessuto connettivo delle articolazioni.
Ciò accade quando l’uricemia è elevata al punto da superare il limite di solubilità dell’acido urico nel plasma, perciò le molecole precipitano e la deposizione di acido urico in eccesso nelle articolazioni porta alla formazione dei cristalli. I cristalli sono riconosciuti e fagocitati dai neutrofili, che innescano il processo infiammatorio, con il richiamo delle altre cellule dell’immunità.
La causa della gotta, quindi, è da ricondurre all’iperuricemia. Questa può essere dovuta a:
L’acido urico è una molecola organica composta da due anelli azotati ed è un prodotto del catabolismo delle basi azotate degli aicid nucleici, più specificatamente le purine. Le purine sono assunte con la dieta, attraverso gli alimenti che le contengono, o sintetizzate all’interno dell’organismo. La sintesi endogena avviene a partire dalla conversione del 5-fosforibosil-pirofosfato in acido inosinico. Ogni molecola di acido inosinico può essere trasformata da tre diversi enzimi nelle purine adenina, guanina o xantina. L’adenina e la guanina sono utilizzate nella sintesi degli acidi nucleici, mentre la xantina subisce un successivo passaggio in acido urico, per azione dell’enzima xantino-ossidasi. L’acido urico viene escreto per il 30% dall’intestino e per il 70% dai reni.
La quantità di acido urico circolante è il risultato dell’equilibrio tra la quantità ingerita, la quantità prodotta per via endogena e la quantità secreta a livello renale e intestinale (So, Thorens, 2010).
Alterazioni nei livelli di acido urico possono derivare da mutazioni nei geni e quindi malfunzionamento di uno qualsiasi degli enzimi coinvolti in questi processi.
Le mutazioni più frequentemente trovate associate allo sviluppo della gotta si trovano nei geni codificanti per le protene di trasporto che compiono il riassorbimento dell’acido urico a livello renale, come GLUT9, URAT1, NPT1 e ABCG2. Il funzionamento irregolare di questi trasportatori, infatti, può portare a un aumentato riassorbimento di acido urico nel sangue (Basseville, Bates, 2011).
Altre mutazioni che si trovano nei pazienti con gotta sono quelle che colpiscono i geni codificanti gli enzimi ipoxantina-guanina fosforibosiltrasferasi (HGPRT), fosforibosil pirofosfatasi sintetasi e altri enzimi coinvolti nelle vie metaboliche di sintesi e degradazione delle purine: anomalie nelle vie metaboliche possono condurre a situazioni di disequilibrio in favore dell’accumulo di acido urico.
La gotta è spesso associata alla presenza di sindrome metabolica, una condizione patologica complessa che comprende insulino-resistenza, HDL basso, trigliceridi elevati e obesità addominale. Sebbene la relazione causale tra le due malattie non sia chiara, è stato osservato che in seguito a perdita di peso diviene minore la produzione di purine e, conseguentemente, si riducono i livelli ematici di acido urico.
Anche l’assunzione di alcool, bevande zuccherate (contenenti fruttosio) e alimenti ad elevato contenuto di purine contribuisce all’insorgenza della gotta. L’alcool fa aumentare i livelli di acido urico perché ne diminuisce l’escrezione e ne aumenta la produzione; inoltre molto importante è il ruolo dei carboidrati e delle purine contenute nella birra, che è la bevanda alcolica che maggiormente predispone all’insorgenza della gotta.
Il fruttosio, se consumato in grande quantità, contribuisce all’insorgenza dell’insulino-resistenza e allo sviluppo della sindrome metabolica e sembra, inoltre, stimolare il riassorbimento di acido urico a livello renale (Riches et al., 2009).
Esistono casi in cui la condizione di iperproduzione di acido urico è dovuta all’attivazione delle vie di recupero delle molecole, tra cui le purine, dalle cellule che vanno incontro a morte precoce, come nei casi di disordini proliferativi (tumori ematologici, psoriasi), chemioterapia o ipossia tissutale.