Quali sono i sintomi dell'Epilessia?
I sintomi dell’epilessia comprendono:
• convulsioni
• alterazione dello stato di coscienza
• automatismi motori
• spasmi muscolari
• confusione
L’epilessia si manifesta tramite la crisi epilettica, un evento acuto causato da una scarica elettrica eccessiva, rapida e sincronizzata di un gruppo più o meno esteso di neuroni definito “focolaio epilettogeno”.
L’epilessia può manifestarsi con un quadro clinico vario, con disturbi convulsivi accompagnati da perdita di coscienza o manifestazioni non convulsive associate o meno ad alterazione dello stato di coscienza. L’eterogeneità delle manifestazioni epilettiche dipende dal direzionamento degli impulsi che partono dai focolai epilettogeni, dalla propagazione a uno o a entrambi gli emisferi e dal coinvolgimento delle varie aree cerebrali.
Gli attacchi epilettici possono essere distinti in crisi parziali o locali, che originano da un solo emisfero cerebrale e crisi generalizzate, che coinvolgono simultaneamente entrambi gli emisferi.
Le crisi parziali si distinguono in:
1) semplici
2) complesse
3) secondariamente generalizzate
Le crisi generalizzate comprendono le crisi di tipo tonico-clonico o “grande male” e i casi di brusca perdita di coscienza per periodi, in genere, di pochi secondi, o “piccolo male”. In totale si possono distinguere sei tipi principali di crisi epilettiche generalizzate che colpiscono improvvisamente e comportano una perdita di coscienza:
1) tonico-cloniche
2) toniche
3) cloniche
4) miocloniche
5) assenza tipica
6) crisi atoniche
Le crisi del tipo “grande male” sono solitamente precedute da una fase “preparatoria”, nota come aura, che è caratterizzata da irritabilità, ansia, cefalea ed è correlata alla sede di origine della crisi. L’attacco convulsivo vero e proprio si manifesta con perdita di coscienza e caduta a terra. Questo stato è seguito da una fase (tonica) caratterizzata da intense contrazioni dei muscoli degli arti, della durata di circa 20 secondi e da una fase (clonica) con scuotimenti simmetrici degli arti come risultato di contrazioni e rilasciamenti alternati.
La contrazione dei muscoli del torace può provocare l’emissione di grida e il paziente spesso assume un colorito cianotico in seguito alla sospensione della respirazione. Al termine della crisi la situazione torna alla normalità in circa 30 minuti, periodo definito “fase post-critica" o "fase di risoluzione". In rari casi la fase post-critica può durare 15 minuti. Altri sintomi comuni includono una sensazione di stanchezza, mal di testa, difficoltà a parlare e un comportamento anormale, episodi di psicosi e debolezza localizzata, meglio nota come paralisi di Todd (Daroff et al., 2012; Panayiotopolus, 2012; Celotti, 2013). Durante una crisi può essere perso il controllo della vescica o dell’intestino e la lingua può essere morsa, o nella punta o sui lati.
Le crisi del tipo “piccolo male”, invece, si manifestano clinicamente con assenze semplici caratterizzate da improvvisi episodi di perdita di coscienza della durata di pochi secondi senza fenomeni motori e che occorrono tipicamente in età infantile e scolastica. Possono sopraggiungere leggere contrazioni muscolari in particolare a livello oculare. Nelle assenze complesse avviene perdita di coscienza più prolungata, con esordio e cessazione meno bruschi e senza perdita del tono posturale.