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Epilessia

Monografia scientifica

La Definizione di Epilessia - Che cos'è l'Epilessia?

L’epilessia prende il nome dal greco epilambanein che significa “essere sopraffatti, essere colti di sorpresa”, ed è una condizione neurologica cronica caratterizzata da crisi ricorrenti e improvvise, che colgono il paziente di sorpresa. (leggi)

Le Cause dell'Epilessia - Quali sono le cause dell'Epilessia?

L’epilessia è un disturbo eterogeneo le cui cause scatenanti possono derivare da molteplici fattori. In base a tali fattori è possibile distinguere epilessie genetiche, sintomatiche e criptogeniche. (leggi)

I Sintomi dell'Epilessia - Quali sono i sintomi dell'Epilessia?

L’epilessia si manifesta tramite la crisi epilettica, un evento acuto causato da una scarica elettrica eccessiva, rapida e sincronizzata di un gruppo più o meno esteso di neuroni definito “focolaio epilettogeno”. (leggi)

La Diagnosi dell'Epilessia - Come si diagnostica l'Epilessia?

La diagnosi di epilessia viene effettuata sulla base di una serie di esami che consentono di stabilire il tipo di crisi manifestata dal paziente, definire la sindrome e individuare la causa. (leggi)

Farmaci e Terapie per l'Epilessia - Quali farmaci per l'Epilessia?

La terapia dell’epilessia si basa sull’identificazione di eventuali fattori scatenanti e sulla loro eliminazione, sulla terapia farmacologica e più raramente, in casi selezionati e resistenti alla terapia medica, sulla rimozione dell’area cerebrale coinvolta nella genesi del fenomeno epilettico. (leggi)

La Prevenzione dell'Epilessia - Come prevenire l'Epilessia?

Nei casi di epilessia riconducibili a danno cerebrale come nella maggior parte delle epilessie parziali sintomatiche o criptogeniche (vale a dire di cui non si conosce la causa) è possibile minimizzare il rischio attuando le normali misure di sicurezza per evitare lesioni alla corteccia cerebrale. (leggi)

Le Avvertenze per l'Epilessia - Cosa chiedere al medico e al farmacista sull'Epilessia?

Se ritieni di avere i sintomi dell’epilessia, o se a qualcuno dei tuoi familiari è stata diagnosticata l’epilessia, parlane con il tuo medico di fiducia. (leggi)

L'Omeopatia e la Fitoterapia per l'Epilessia - Quali farmaci e rimedi omeopatici e fitoterapici per l'Epilessia?

Le medicine non convenzionali tendono ad avere un approccio olistico nei confronti della malattia, tendono cioè a considerare “il malato“ nella sua complessità di individuo, al di là del singolo organo malato. (leggi)

La Bibliografia per l'Epilessia - Quali fonti bibliografiche considerare per l'Epilessia?

Le informazioni contenute nella ricerca Pharmamedix dedicata all’epilessia sono state analizzate dalla redazione scientifica con riferimento alle fonti seguenti. (leggi)

Che cos'è l'Epilessia?

L’epilessia prende il nome dal greco epilambanein che significa “essere sopraffatti, essere colti di sorpresa”, ed è una condizione neurologica cronica caratterizzata da crisi ricorrenti e improvvise, che colgono il paziente di sorpresa. Questi eventi sono dovuti ad un’iperattività delle cellule nervose cerebrali e da altre manifestazioni di tipo motorio, sensitivo, psichico e neurovegetativo. In questo particolare stato patologico, infatti, alcune cellule del sistema nervoso sono attivate ad ritmo superiore al normale causando la cosiddetta scarica epilettica e conseguentemente la crisi epilettica. La durata della crisi è variabile, può essere molto breve o arrivare a prolungarsi per lunghi periodi. Le crisi tendono a ripetersi nel tempo e non sono imputabili ad una causa scatenante specifica a differenza del singolo attacco, che non è considerato un caso di epilessia (Aicardi, 1994; Chang, Lowenstein, 2003; Fisher, 2005; World Health Organization - WHO, 2012).

Storicamente, nella maggior parte delle culture, le persone con epilessia erano evitate o imprigionate perché la malattia veniva associata ad esperienze religiose sataniche. Infatti, nell’antichità, questa patologia era conosciuta come la "malattia sacra" perché si pensava che le crisi epilettiche fossero una forma di attacco da parte di demoni o una sorta di messaggio degli dei.

Nella maggior parte dei casi la causa non è nota anche se alcuni individui possono sviluppare l'epilessia come risultato di mutazioni a carico del genoma o come conseguenza di lesioni cerebrali, a seguito di ictus, tumori al cervello o per abuso di sostanze stupefacenti o alcol (Longo et al., 2012).

L’epilessia può manifestarsi con un aspetto clinico molto diverso che comprende sia disturbi convulsivi accompagnati da perdita di coscienza, sia manifestazioni non convulsive associate o meno ad alterazione dello stato di coscienza. Gli attacchi epilettici possono essere distinti in crisi parziali o locali o focali, che originano da un solo emisfero cerebrale e crisi generalizzate, che coinvolgono simultaneamente entrambi gli emisferi. Queste ultime comprendono le crisi di tipo tonico-clonico o “grande male” e i casi di brusca perdita di coscienza per periodi, in genere, di pochi secondi, o “piccolo male” (Celotti, 2013).

La diagnosi di epilessia viene effettuata per esclusione, eliminando cioè altre possibili condizioni patologiche associate a comparsa di sintomi simili a quelli dell’epilessia, e utilizzando tecniche di imaging del cervello. L'epilessia spesso può essere confermata mediante l'elettroencefalogramma (EEG), tuttavia un un tracciato nella norma non esclude in modo assoluto la patologia e per questo si stanno affinando nuove tecniche di analisi come il magnetoencefalogramma (Longo et al., 2012).

Gli attacchi epilettici vengono generalmente controllati grazie ai farmaci (60-70% dei casi). In coloro che, purtroppo, non rispondono alla terapia farmacologia si può fare ricorso alla chirurgia, alla neurostimolazione o a cambiamenti nell'alimentazione (dieta chetogena). Non tutti i casi di epilessia sono permanenti e alcune persone possono andare incontro a miglioramenti della condizione tali da modificare la terapia farmacologica (Eadie, 2012).

Dal punto di vista epidemiologico, l’epilessia è una delle malattie neurologiche più diffuse: nel mondo affligge circa 65 milioni di persone ed in Italia si calcolano circa 500.000 malati con un’incidenza per anno di 24-53 casi/100.000 abitanti, più alta nel primo anno di vita (86 casi/100.000 abitanti) e dopo i 65 anni (Brodie et al., 2009; World Health Organization - WHO, 2012). L’Orgnizzazione Mondiale della Sanità (OMS o secondo l’acronimo inglese WHO, World Health Organization) ha inserito l’epilessia fra gli obiettivi prioritari nel piano d’azione 2013-2020.