Quali sono le cause dell'Epilessia?
L’epilessia è un disturbo eterogeneo le cui cause scatenanti possono derivare da molteplici fattori. In base a tali fattori è possibile distinguere epilessie genetiche, sintomatiche e criptogeniche.
Le epilessie genetiche rappresentano circa il 30% del totale. Sono caratterizzate da diverse modalità di trasmissione, localizzazione cromosomica e tipo di mutazione genetica implicata (alcune già note, molte ancora sconosciute); tra queste si collocano l’epilessia mioclonica giovanile, le convulsioni infantili familiari, la sindrome di Dravet, l’epilessia piridossina-dipendente, le epilessie generalizzate idiopatiche e le epilessie temporali. Nelle epilessie genetiche, le crisi compaiono indipendentemente da lesioni cerebrali. Questo tipo di epilessia è anche chiamata idiopatica o primaria.
La ricerca ha individuato, fino ad ora, oltre 50 mutazioni geniche coinvolte nelle varie forme di epilessia evidenziando come i meccanismi che portano dalla mutazione geniche alle manifestazioni epilettiche risultani molto complessi e ancora poco compresi. In alcuni casi infatti una singola mutazione genica è associata a forme diverse di epilessia come nel caso del gene Scn1a che codifica per un canale del sodio voltaggio-dipendente ed è coinvolto in forme di epilessia molto diverse fra loro anche in termini di gravità come le convulsioni febbrili e la sindrome di Dravet. In altri casi l’epilessia invece è causata da più mutazioni geniche come ad esempio nell’epilessia frontale notturna.
Le epilessie sintomatiche sono forme di epilessia secondarie, originano cioè da altre condizioni acquisite quali sofferenza pre-peri-post-natale, anomalie dello sviluppo corticale, esiti di traumi cranici, ictus, infezioni cerebrali e interventi neurochirurgici, tumori cerebrali, etc. In questo contesto, le crisi sono scatenate da una lesione strutturale più o meno diffusa, fissa o in espansione, rilevabile a carico del sistema nervoso centrale (Longo et al., 2012; Celotti, 2013).
Infine vi sono le epilessie criptogeniche le cui cause sono tutt’oggi sconosciute (Guiotto, 2012).
Per quanto riguarda l’aspetto neurologico, i meccanismi coinvolti riguardano: la prevalenza della neurotrasmissione eccitatoria, tra le quali la neurotrasmissione glutammatergica che porta all’attività sincrona; la mancanza della neurotrasmissione inibitoria, alludendo soprattutto a quella GABAergica (il GABA o acido gamma-aminobutirrico è il principale neurotrasmettitore inibitorio del sistema nervoso); anomalie elettriche causate da alterazione della conduttanza ionica a carico dei canali ionici sodio e calcio dipendenti delle membrane neuronali (le correnti ioniche sono alla base delle variazioni del potenziale di membrana delle cellule eccitabili come i neuroni) (Guiotto, 2012).