Quali farmaci per l'Endometriosi?
Le strategie terapeutiche adottate nel trattamento dell’endometriosi hanno l’obiettivo di alleviare i sintomi e il dolore associati e, per le donne che desiderano concepire un figlio, di migliorare la condizione di infertilità.
Per il miglioramento dei sintomi possono essere prescritte terapie farmacologiche ormonali con androgeni, progestinici, agonisti dell’ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH) e contraccettivi orali.
Per il trattamento dell’infertilità, invece, si effettua il trattamento chirurgico oppure la fecondazione in vitro (IVF – In Vitro Fertilization).
Spesso si ricorre alla rimozione chirurgica delle lesioni in seguito alla diagnosi, tuttavia la patologia nella maggior parte dei casi è ricorrente e lesioni tendono a riformarsi, perciò la combinazione con il trattamento farmacologico potrebbe essere d’aiuto.
La terapia farmacologica comprende farmaci in grado di limitare la funzione ovarica di rilascio ormonale di estrogeni e progesterone, che sostengono la crescita e la proliferazione dell’endometrio e, quindi, dei noduli ectopici.
Il danazolo è un androgeno in grado di ridurre i livelli di estrogeni, limitando la cresita delle lesioni endometriosiche e riducendo il dolore associato alla patologia. Tuttavia il suo utilizzo non è molto diffuso, a causa degli effetti collaterali piuttosto comuni (Selak V. et al., 2007).
Anche gli agonisti dell’ormone GnRH, quali leuprorelina, buserelina, goserelin e triptorelina, agiscono inducendo uno stato simile a quello post-menopausa, con un basso livello di estrogeni. Allo stesso modo i progestinici e i contraccettivi orali (gestrinone, progesterone, combinazione di estrogeni e progesterone) inibiscono la funzionalità ovarica e atrofizzano l’endometrio (Baldi et al., 2008).
Attraverso il trattamento chirurgico vengono rimossi noduli di endometrio presenti, tuttavia può essere pericoloso se, per esempio, una parte di tessuto ovarico sano viene coinvolto. Per questo motivo la procedura viene condotta attraverso una sonda laparoscopica (Marcoux et al., 1997).
L’isterectomia, che consiste nella rimozione totale di utero e ovaie, solitamente viene evitata, soprattutto se si tratta di donne in età riproduttiva.
Poiché l’endometriosi è spesso associata a una condizione di infertilità, il problema può essere più grave per le donne in cerca di un figlio. Per questo motivo spesso vengono indirizzate a tecniche di riproduzione assistita, quali la fecondazione in vitro (IVF). È stato osservato che la rimozione chirurgica degli impianti ectopici può migliorare la fecondità delle donne con endometriosi lieve o moderata, mentre le pazienti con endometriosi avanzata vengono direttamente indirizzate alla fecondazione in vitro (Bulletti et al., 2010).
Tra i farmaci disponibili in Italia per il trattamento dell’endometriosi ricordiamo (in corsivo sono riportate le specialità medicinali):
- danazolo (Danatrol)
- goserelin (Zoladex)
- leuprorelina (Enantone)
- medrossiprogesterone (Farlutal)
- triptorelina (Gonapeptyl)