Come prevenire la Depressione?
Quando si parla di prevenzione della depressione (disturbo depressivo maggiore) bisogna distinguere fra prevenzione primaria e prevenzione secondaria.
La prevenzione primaria della depressione consiste nella possibilità di individuare i fattori di rischio che possano favorire lo sviluppo di uno stato depressivo. Per la famiglia si tratta di riconoscere eventuali cambiamenti di stato d’animo del paziente e di indirizzare quest’ultimo verso figure mediche specialistiche, evitando “il fai da te”. Per il medico si tratta di riconoscere e prendere in carico il paziente ai primi segni o sintomi riconducibili ad uno stato depressivo per evitare l’evoluzione verso una depressione conclamata.
La prevenzione secondaria del paziente depresso consiste nel ridurre il rischio di ricaduta e la cronicizzazione della malattia. Circa il 50% delle persone che hanno avuto un primo episodio di depressione va incontro ad un secondo episodio; dopo il secondo e terzo episodio, il rischio di ricaduta arriva rispettivamente al 70% e 90%. Inoltre, quando il primo episodio di depressione si manifesta precocemente (attorno o prima dei 20 anni) o in età avanzata aumenta la suscettibilità alla ricaduta (National Collaborating Centre for Mental Health, 2010).
Le linee guida internazionali sul trattamento della depressione raccomandano, nel caso della terapia farmacologica, la somministrazione di farmaci antidepressivi per circa 6 mesi dopo l’episodio acuto e nei pazienti con elevato rischio di ricaduta la prosecuzione del trattamento farmacologico, a dosaggio pieno, fino ad almeno 2 anni dal primo episodio di depressione. Per quanto riguarda invece le psicoterapie, le linee guida raccomandano sia per il trattamento cosgnitivo-comportamentale che per la terapia interpersonale una durata di 3-4 mesi (16-20 sessioni di psicoterapia) per l’episodio depressivo acuto seguito da ullteriori 3-4 sedute come follow-up (National Collaborating Centre for Mental Health, 2010).