Clamidia
Avvertenze
Cosa chiedere al medico e al farmacista sulla Clamidia?
Se ritieni di avere i sintomi della clamidia, o se a qualcuno dei tuoi familiari è stata diagnosticata la clamidia, parlane con il tuo medico di fiducia.
Ecco alcune domande che potresti porre.
- Qualora abbia la clamidia ci sono esami a cui dovrei sottopormi?
- Qualora abbia la clamidia ci sono precauzioni che dovrei osservare nel contatto con i miei familiari?
- Per quanto tempo durerà la malattia?
- Devo seguire una dieta particolare?
- C’è qualcosa sulla clamidia che dovrei sapere?
- Quali conseguenze può lasciare la clamidia?
- A quali complicanze posso andare incontro?
- Cosa devo fare per evitare il ripetersi di altri episodi di infezione da clamidia?
- Devo fare una visita specialistica?
Essendo una malattia sessulamente trasmissibile, il rischio di contrarre la clamidia aumenta in caso di rapporti sessuali non protetti, o nel caso di partner sessuali multipli.
La malattia è facilmente diagnosticabile sottoponendosi a un esame delle urine o vaginale/uretrale. E’ consigliabile, soprattutto per la popolazione giovane, ma anche per chi ha avuto rapporti a rischio, sottoporsi all’esame di screening una volta all’anno.
L’infezione da clamidia può divenire particolarmente pericolosa per le donne che rimangono incinte, portando allo sviluppo di gravidanze extrauterine. Pertanto è consigliabile sottoporsi al test diagnostico anche nel momento in cui si programma una gravidanza.
Quando presente, la clamidia è trattabile con antibiotici. Nel periodo di trattamento è importante osservare la regola di astensione dai rapporti sessuali.
Nonostante sia in genere silente e curabile con un trattamento adeguato, la clamidia non è da sottovalutare perché, se protratta, può evolvere in malattia infiammatoria pelvica (PID) e provocare danni per la fertilità (Haggerty et al., 2010; Epicentro, 2015).
Nota:
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